Strage di Las Vegas

Ecco cosa ha raccontato la compagna del killer di Las Vegas

La donna di origini filippine sentita dagli inquirenti. "Non aveva idea del piano"

Ecco cosa ha raccontato la compagna del killer di Las Vegas

Dopo avere parlato con le autorità Marilou Danley, la compagna di origini filippine di Stephen Paddock, il killer di Las Vegas, ha rilasciato un comunicato in cui dice la sua sui fatti e sostanzialmente sostiene di non sapere nulla e di non avere avuto alcun indizio di quanto lui stava per fare.

Sono devastata dal numero dei morti e dei feriti e le mie preghiere vanno alle vittime e alle loro famiglie e a tutti quelli che sono stati toccati da questi tragici eventi.

Ho fede in Dio e continuerò a pregare per tutti coloro che sono stati feriti o colpiti. Sono una madre e una nonna e il mio cuore si spezza per tutti quelli che hanno perso i loro cari.

Conoscevo Stephen Paddocl come un uomo dolce, amorevole e calmo. Lo amavo e speravo in un futuro tranquillo accanto a lui.

Non mi ha mai detto nulla e non hai mai fatto nulla di cui io fossi a conoscenza o che abbia percepito in qualsiasi modo come un avvertimento che qualcosa di orribile stava per succedere.

Poco più di due settimane fa, Stephen mi aveva detto di avere trovato un biglietto economico per me per le Filippine e che voleva che ci andassi per vedere la mia famiglia.

Come tutti i filippini all'estero, ero felice di andare a casa e vedere la famiglia e gli amci. Mentre ero là, mi ha mandato dei soldi, che mi ha detto di usare per comprare una casa per me e per i miei famigliari.

Ero grata ma francamente ero preoccupata che prima il viaggio inatteso verso casa e poi i soldi fossero un modo per rompere con me.

Non avrei mai immaginato in alcun modo che stesse pianificando un atto di violenza.

Non ho parlato fino a ore perché sto cooperando con le autorità. Sono tornata volontariamente in America perché sapevo che l'Fbi e il dipartimento di polizia di Las Vegas volevano parlare con me e io volevo parlare con loro.

Coopererò pienamente con le loro indagni. Ogni cosa che io possa fare per diminuire la sofferenza e aiutare, la farò.

Vi prego di rispettare la mia privacy e quella della mia famiglia.

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