Mondo

Così i servizi segreti russi "provocano" gli inglesi

Il comune di Mosca e i servizi russi hanno scelto di intitolare una piazza vicino la sede dell'Svr al più grande doppiogiochista inglese: Kim Philby

Così i servizi segreti russi "provocano" gli inglesi

Fra Russia e Gran Bretagna, i rapporti sono sempre tesi. E dopo il caso di Sergei Skripal la spia avvelenata a Salisbury insieme alla figlia Yulia, lo scontro è aumentato. Così, da Mosca, arriva una risposta che sa di provocazione. In uno dei quartieri-dormitorio della periferia della capitale russa, è stata dedicata una piazza a quello che per gli inglesi è il "più grande traditore della Guerra Fredda", Kim Philby. L'uomo, tramite gli incarichi che gli venivano affidati da Londra, passò per più di 30 anni informazioni top secret al governo russo, diventando uno dei più famosi doppiogiochisti della Guerra Fredda. Fuggito nel 1963 in Unione sovietica dopo che aveva compreso che il controspionaggio inglese lo stava per scoprire, morì nel 1988 e venne sepolto con tutti gli onori di Stato nel cimitero di Kuncevo, insieme ad altri ero dell'Unione sovietica.

La scelta del luogo da dedicare a Philby non è ovviamente casuale. Come tutto quello che avviene fra russi e britannici, in particolare quando ci sono di mezzo i servizi segreti, le coincidenze non esistono. E così la scelta è ricaduta su un grande incrocio nel quartiere di Yasenovo, a pochi metri dal quartier generale del Servizio di Spionaggio esterno della Russia (Svr). Ed è proprio l'Svr che è attualmente incaricato di curare l'eredità della spia, membro dei cosiddetti "Cinque di Cambridge", ovvero quei rampolli dell'alta società britannica, segretamente comunisti, e che dall'Università di Cambridge facevano il doppio gioco.

Philby lavorò per l'Urss dagli anni Trenta fino al 1963. Uno dei suoi primi e più famosi incarichi fu in Spagna come inviato del Times durante la Guerra Civile, nel 1937.

In quell'occasione, su ordine diretto di Stalin, gli fu ordinato di assassinare Franco- Il piano fu poi fatto cadere, ma nei documenti dell'intelligence britannica, viene citato un "giovane inglese, un giornalista di buona famiglia, un idealista e fanatico antinazista": descrizione che poteva combaciare perfettamente con il profilo di Philby.

Commenti