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Elezioni in Tunisia, i laici di Nidaa Tounes sono avanti negli exit poll

Il partito laico andrebbe verso la vittoria alle legislative, davanti alla formazione islamica Ennahda

Beji Caid Essebsi, leader del partito Nidaa Tounes, alle urne
Beji Caid Essebsi, leader del partito Nidaa Tounes, alle urne

La Tunisia è stata chiamata ieri alle urne per eleggere il primo Parlamento dalla cacciata del dittatore Zine al-Abidine Ben Ali e Nidaa Tounes si preparerebbe alla vittoria.

Gli exit poll dell'istituto Sigma Conseil danno al partito laico un 37% dei voti totali, davanti al partito islamico Ennahda, che avrebbe ottenuto soltanto il 26% delle preferenze. Al terzo posto (5,4%) il Fronte popolare, partito di sinistra di cui facevano parte anche Chokri Belaid e Mohamed Brahmi, politici di opposizione assassinati nel 2013.

In un'intervista a Repubblica, il presidente di Ennahda, Rachid Ghannouchi, ha detto di considerare la "riuscita del voto" più importante del successo del suo partito e che preferirebbe "un governo che includa più forze possibile".

Per avere i risultati ufficiali bisognerà aspettare ancora. Arriveranno quasi certamente entro 72 ore dall'inizio dello spoglio. A votare si è presentato il 61,8% degli aventi diritti. All'estero l'affluenza ha raggiunto il 29% e in Italia si è fermata al 14%.

Le operazioni di voto, secondo gli osservatori, si sono svolte senza problemi. Secondo una nota diramata, "solo nell'1 per cento" dei casi sono state riscontrati "delle violazioni e delle irregolarità".

Le Ong tunisine hanno definito l'andamento regolare "nel 95 per cento dei seggi".

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