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Epidemia di morbillo in Madagascar, oltre 1200 morti

Solo il 58 percento della popolazione malgascia è vaccinata contro il virus. Almeno 115mila persone sono state contagiate dal morbillo

Epidemia di morbillo in Madagascar, oltre 1200 morti

AGGIORNAMENTO:

Si segnala che il seguente articolo - ripreso dal sito dell'Ansa a questo link - è frutto di una sbagliata interpretazione dei dati di questa tabella tratta dal sito del Who. Qui, riferendosi al Madagascar, si dice: "Here were 638 re-ported deaths in health facilities and 567 community deaths including 114 measles-related deaths and 453 non-measles realated death assessed by community workers." La cui traduzione è "qui ci sono stati 638 morti riportati in strutture sanitarie e 567 morti in comunità, tra cui 114 decessi correlati al morbillo e 453 morti accertati non morbillo". Verificando sul sito dell'Oms, infatti, in Africa il morbillo non è nemmeno menzionato. Ci scusiamo con i lettori.

Oltre 1200 morti a causa dell'epidemia di morbillo. È questo il tragico bilancio in Madagascar, dove dallo scorso ottobre l'epidemia ha iniziato macinare morti in tutta l'isola al largo della costa meridionale dell'Africa. Secondo quanto riportato, si tratta del più grande focolaio nella storia del Paese. In Madagascar solo il 58% delle persone è stato vaccinato contro il virus della malattia esantematica. In totale, almeno 115mila persone sono state contagiate dal morbillo. Lo scorso mese l'Oms ha avviato una vaccinazione di massa contro il morbillo con l'obiettivo di immunizzare 7,2 milioni di bambini dai 6 mesi ai 9 anni. Il fatto non può che far ritornare alta l'attenzione anche nel nostro Paese sull'importanza dei vaccini.

Proprio accanto all'isola, invece, dilaga il colera. In Mozambico si è innestato un forte focolaio di colera: nel giro di tre settimane il numero dei casi è passato da 250 a quasi 1500 per raggiungere gli attuali 4.000, con un impatto particolare nella zona di Munhava Central. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato l'arrivo di 884.953 dosi di vaccino contro il colera a sostegno della mobilitazione umanitaria a Beira. Il World Food Program e i suoi partner sono riusciti a rifornire con alimenti secchi e disidratati oltre 424.400 persone e prevede di raggiungerne mezzo milione nel corso della prossima settimana.

Venti organizzazioni stanno fornendo un'assistenza sanitaria diretta o un supporto alle strutture sanitarie delle aree colpite.

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