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F-35, ridurre i costi non è un problema ma servono compromessi

Le aziende valutano le richieste e forniscono il miglior rapporto qualità-prezzo. Qualora vincolanti si procederebbe ai tagli a discapito dei requisiti previsti

F-35, ridurre i costi non è un problema ma servono compromessi

Un singolo F-35A ordinato nel 2007 appartenente al primo lotto ha avuto un costo, esclusi quelli di sviluppo, di 241 milioni di dollari (oggi sarebbero 279). Il costo unitario di un F-35A per l’anno fiscale 2016 è stato di 109,88 milioni di dollari. La struttura del velivolo costa 64,47 milioni, mentre il motore F135-PW-100 13,06 milioni di dollari. L'avionica ammonta a 16,74 milioni di dollari. I restanti 15,61 milioni di dollari riguardano le altre voci necessarie. Gli F-35A del lotto numero nove (42 velivoli) ordinati lo scorso novembre dall’Air Force, hanno un costo unitario di 102 milioni di dollari. Il Pentagono prevede una flotta di 1.763 F-35A. Secondo quanto dichiarato da Lockheed Martin, il prezzo unitario di ogni singolo F-35A dovrebbe scendere dal decimo lotto (90 velivoli) in poi.

Un singolo F-35B ordinato nel 2011 è costato 172,9 milioni di dollari (oggi sarebbero 190). Il costo unitario di un F-35B per l’anno fiscale 2016, è stato di 121,33 milioni di dollari. La struttura del velivolo costa 71,81 milioni di dollari, mentre il motore F135-PW-600 accoppiato al Rolls-Royce LiftSystem costa 30.82 milioni di dollari. L'avionica ammonta a 16,33 milioni di dollari. 2.37 milioni di dollari, infine, per altre voci necessarie.

L’F-35C ordinato nel 2011 ha avuto un costo di 177,8 milioni di dollari (196 milioni oggi). Il costo unitario di un F-35C per l’anno fiscale 2016 è stato di 117,83 milioni di dollari. La struttura del velivolo costa 86,09 milioni di dollari, mentre il motore F135-PW-400 costa 13,06 milioni di dollari. L'avionica ammonta a 16,36 milioni di dollari. 2,32 milioni di dollari, infine, per altre voci necessarie.

Il costo totale del programma F-35 è stimato in 319 miliardi di dollari a cui vanno aggiunti 55,13 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo e 4,79 miliardi di dollari in military construction. La fase di ricerca e sviluppo continua a richiedere fondi suppletivi.

Questi dati non sono confutabili poiché provengono direttamente dal bilancio del Pentagono. E’ innegabile una curva di apprendimento efficiente e costante. Ad oggi Lockheed ha ricevuto ordini per 373 F-35, consegnandone 200. Altri 66 saranno consegnati entro il 2017.

L’Italia ha acquistato 90 F-35: trenta nella versione B (15 previsti per la Marina ed altri 15 per l’Aeronautica, mentre tre saranno permanentemente destinati negli Stati Uniti per operare presso l’Integrated Training Center) e sessanta F-35A, variante a decollo ed atterraggio convenzionale. I novanta F-35 sostituiranno gli AV-8 Harrier, i Tornado Panavia e gli AMX in dotazione all'Aeronautica ed alla Marina italiana. Ancora oggi, per compiti tattici multiruolo l’Italia utilizza i Tornado e gli Amx.

F-35: il miglior rapporto qualità-prezzo

Il punto è adesso valutare realisticamente la richiesta della Casa Bianca per la riduzione dei costi per un costo comparabile a quello di un F/A-18 Super Hornet. Diminuire i costi unitari dell’F-35 (costi di sviluppo esclusi) non sarebbe un problema. Le aziende valutano le richieste e poi forniscono il miglior rapporto qualità-prezzo. Qualora quelle richieste diventassero vincolanti ed il costo non si allineerebbe con la riduzione data della curva di apprendimento, si procederebbe ai tagli. Ovviamente sono necessari dei compromessi.

Per chiarire meglio la vicenda, prendiamo ad esempio quanto avvenuto con l’F-22 Raptor. L’unico caccia di quinta generazione attualmente in servizio, ritenuto il migliore al mondo (in attesa del T-50 russo), era stato progettato con diversi requisiti. Nel 1989 l’Air Force impose un limite al costo dell’avionica dell’F-22. Progettato con un avionica da 16 milioni di dollari del 1989, in linea di prodzione ne ottenne solo nove. Ne uscirà comunque una piattaforma superba, ma Lockheed dovette eliminare parte dell'avionica prevista come, ad esempio, l’IRST. Il sensore Infrared Search and Track IRST, aiuta ad individuare bersagli difficili da rilevare su lunghe distanze. Il Raptor, per andare incontro alle richieste della politica, è “cieco nell'infrarosso”.

La riduzione dei costi, al di là di quelli non ammortizzabili sostenuti per lo sviluppo, è possibile, ma comporta dei compromessi.

Il programma F-35

La piattaforma tattica F-35 non è stata progettata per il dogfight. E' un sistema d’arma in divenire, progettata per contesti futuri per minacce oltre il raggio visivo. Qualsiasi decisione del Pentagono, sarà comunque vincolante per tutti i partner JSF poiché è proprio l’ordine statunitense (1763 F-35A per l’Air Force, 353 F-35B e 67 F-35C per il Corpo dei Marine e 260 F-35C per la US Navy) a mantenere vivo il programma e rendere ininfluenti i caccia venduti all’estero. Il presidente Trump non può arrestare il programma militare più costoso della storia. In gioco ci sono anche migliaia di posti di lavoro e centinaia di miliardi di dollari investiti in decenni di sviluppo (ancora in corso), per 1300 aziende in 45 stati che garantiscono 133 mila posti di lavoro solo negli Usa. Da rilevare, infine, che un’alternativa di quinta generazione per Usa ed alleati non esiste,mentre il programma Fenice del Pentagono è pura follia.

Il più grande problema dell’F-35 è stato concettuale: l’aver pensato di realizzare un solo velivolo che fosse un caccia, un bombardiere, un velivolo per il Close Air Support, che potesse atterrare su una portaerei o che potesse decollare verticalmente, ha comportato una serie di compromessi di progettazione. In realtà sono tre modelli diversi che condividono una cabina di pilotaggio di base, motore, software ed una rete logistica. Nonostante le aspirazioni per un aereo congiunto, le versioni A, B e C sono essenzialmente tre aerei distinti, con differenti missioni e requisiti di capacità. I tre modelli di F-35 condividono soltanto il 20/25% delle parti in comune, soprattutto nelle loro cabine di pilotaggio. Ciò ha fatto lievitare a dismisura i costi, costringendo il Pentagono ad estendere la vita operativa dei caccia (F-15/F-16) in inventario, con cellule vecchie di oltre 25 anni di servizio.

Le mosse di Trump: il Super Hornet

Qualora non soddisfatto dai costi finali prospettati da Lockheed per i futuri lotti, la Casa Bianca potrebbe comunque porre un tetto di spesa a discapito di qualche capacità. Appare evidente.

La richiesta di Trump di allineare i costi dell’F-35 con quelli del Super Hornet, potrebbe sembrare non realistica (progetti di diversa generazione), ma riflette una precisa richiesta dell’US Navy. La Marina degli Stati Uniti, infatti, ha necessità di un vettore a lungo raggio e non di un caccia tattico (tesi già condivisa dal Canada come soluzione ad interim). Trump ha espresso la volontà della Marina: ecco perché il riferimento all’Hornet.

La US Navy ha sempre preferito l’esperienza, l’affidabilità ed il basso costo unitario ed operativo degli Hornet all’F-35C. Ciò che il Pentagono volutamente non menziona, è il programma F/A-XX, piattaforma a lungo raggio che dovrebbe volare tra 15/20 anni con l’US Navy. Ecco perché il riferimento all’Advanced Super Hornet: caccia semi stealth totalmente diverso da quello che effettuò il suo primo volo nel novembre del 1978. E’ una piattaforma che presenta accorgimenti per ridurre la sezione equivalente radar, riprogettata per estendere l’autonomia con i nuovi Conformal Fuel Tanks per un raggio superiore alle 700 miglia nautiche ed armato con l’Enclosed Weapons Pod, pod a bassa osservabilità per trasportare internamente le armi. La riduzione della firma radar è stimata con il 50 per cento in meno rispetto l'attuale variante Super Hornet. Il Super Hornet Block III presenta migliorie nell’apparato propulsivo con i General Electric F414-440 che aumentano la spinta del 20 per cento. Implementa la Spherical Missile Warning Capability, che conferisce piena capacità di allerta missilistica, cockpit di ultima generazione, radar Aesa ed un sistema interno di ricerca ad infrarossi IRST.

Il Super Hornet Block III potrebbe eseguire la maggior parte delle missioni immaginate per l'F-35C, ad eccezione delle penetrazione stealth in territorio nemico ed il conseguente rilascio dei sistemi d’arma progettati per azioni furtive.

Super Hornet e F/A-XX richiedono però un sacrificio: i 260 F-35C previsti per l’US Navy. La Marina degli Stati Uniti, a differenza dei Marine e dell’Air Force, potrebbe in teoria ancora compiere tale scelta.

Il futuro dell’F-35

Aumentando il tasso di produzione, il prezzo dell’F-35 continuerà a diminuire. Lockheed stima un costo unitario di 80/85 milioni di dollari entro il 2020 con 35 mila ore di lavoro. Tuttavia la riduzione dei costi dipende da un design definitivo e da un processo di produzione stabile che soddisfa gli standard di controllo. La Casa Bianca fornirà le linee guida ed il Pentagono dovrà determinare, nuovamente, la migliore proiezione dei costi a lungo termine. Molteplici fattori stanno coinvolgendo il programma. Se fosse stato un dimostratore, le tecnologia dell’F-35 sarebbero state implementate in diverse piattaforme, ma così non è stato. L’F-35 del 1994 sarebbe dovuto costare 28 milioni di dollari per l’Air Force, 35 milioni di dollari per il Corpo dei Marine e 38 milioni di dollari per la Marina. Dal 2020 saranno disponibili un nuovo motore, avionica di sistema e radar più potente che potranno essere acquistate a discrezione dei paesi che decideranno di mantenere l'F-35 al passo con i tempi.

Tutti gli F-35 riceveranno le integrazioni software fino al 2040.

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