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F-35, si cerca un miliardo di dollari per completare i test di volo

Pubblicato rapporto del GAO: "Il programma F-35 della Lockheed Martin, richiederà almeno un miliardo di dollari in più di quanto previsto".

F-35, si cerca un miliardo di dollari per completare i test di volo

Per completare i test di volo, il programma F-35 della Lockheed Martin, richiederà almeno un miliardo di dollari in più di quanto previsto. E’ quanto si legge nel rapporto a firma del Government Accountability Office, organo di vigilanza del Congresso, pubblicato poche ore fa.

“I ritardi accumulati hanno avuto un effetto a cascata sull’intero programma, mentre i test di volo non saranno conclusi dal Dipartimento della Difesa senza nuovi e significativi investimenti”.

Secondo il Pentagono i test di volo si concluderanno entro il febbraio del 2018 con una spesa di 532 milioni di dollari, “assorbiti nei fondi stanziati nel programma F-35”.

Non la pensa così il GAO.

“E’ una linea temporale del tutto ottimistica e che non riflette le continue criticità riscontrate nel software, ad oggi non in grado di conferire piene capacità al sistema d’arma. Previsto un ritardo di almeno cinque mesi ed un aumento di 1,7 miliardi di dollari: 1,3 miliardi nell’esercizio finanziario 2018. Le stime sui costi di sviluppo sono inferiori per centinaia di milioni di dollari, mentre la linea temporale è assolutamente non il linea con le reali necessità”.

Gli Stati Uniti dovrebbero acquistare 1763 F-35A per l’Air Force, 353 F-35B e 67 F-35C per il Corpo dei Marine e 260 F-35C per la US Navy.

Lo scorso febbraio, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e Lockheed Martin hanno raggiunto un accordo per il decimo lotto di F-35 (LRIP 10) in low-rate initial production. Questo lotto comprende 90 aerei: 55 per le forze armate statunitensi (44 F-35A per l’Air Force, 9 F-35B per il Corpo dei Marine, 2 F-35C per l’US Navy) e 35 per i partner internazionali. Rispetto al precedente lotto, il prezzo unitario delle tre varianti si è ridotto. Con il lotto numero 10, il prezzo di un F-35A è pari a 94,6 milioni di dollari, con una riduzione del 7,3% rispetto al precedente lotto. 122 milioni ed 800 mila dollari per la versione B, con una riduzione del 6,7% rispetto al lotto 9. Il costo di un F-35C, infine, è di 121 milioni ed 800 mila dollari, con riduzione del 7,9% rispetto al Lotto 9. Aumentando il tasso di produzione, il prezzo dell’F-35 continuerà a diminuire. Lockheed stima un costo unitario di 80/85 milioni di dollari entro il 2020 con 35 mila ore di lavoro.

Il Dipartimento della Difesa sta valutando l’acquisto di un nuovo lotto di 70 velivoli, rispetto ai 63 previsti, da inserire nell’esercizio finanziario 2018. Numero che dovrebbe salire ad 80 piattaforme F-35 nell'esercizio 2019.

Tuttavia si guarda al buy block di 450 F-35, ritenuto essenziale per diminuire i costi unitari. Rispetto alla linea temporale di acquisizione, tale ordine richiede l’autorizzazione del Congresso.

“Tenuto conto delle incertezze intorno al livello degli investimenti del contraente, non è chiaro se l’investimento da 650 milioni di dollari, possa essere necessario per produrre risparmi significativi nell’esercizio finanziario 2018. Indipendentemente dalla crescita dei costi e dal ritardo accumulato, non è chiaro se il Dipartimento della Difesa possa realmente permettersi di finanziare il programma F-35 in questo momento”.

Il costo totale del programma F-35 è stimato in 319 miliardi di dollari a cui vanno aggiunti 55,13 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo e 4,79 miliardi di dollari in military construction. La fase di ricerca e sviluppo continua a richiedere fondi suppletivi. E’ innegabile una curva di apprendimento efficiente e costante. Ad oggi Lockheed ha ricevuto ordini per 373 F-35, consegnandone 200. Altri 66 saranno consegnati entro il 2017.

L’Italia ha acquistato 90 F-35: trenta nella versione B (15 previsti per la Marina ed altri 15 per l’Aeronautica, mentre tre saranno permanentemente destinati negli Stati Uniti per operare presso l’Integrated Training Center) e sessanta F-35A, variante a decollo ed atterraggio convenzionale. I novanta F-35 sostituiranno gli AV-8 Harrier, i Tornado Panavia e gli AMX in dotazione all'Aeronautica ed alla Marina italiana. Ancora oggi, per compiti tattici multiruolo l’Italia utilizza i Tornado e gli Amx.

L'inconfutabile verità del GAO

"Per anni abbiamo segnalato i costi del programma F-35, le lacune e le problematiche relative alle prestazioni. Sebbene siano state adottate una serie di misure per risolvere queste criticità, il Dipartimento della Difesa continua a lottare per mantenere i costi di sviluppo. La nostra raccomandazione? Prima di impegnare dollari sulle future capacità dell'F-35, Il Dipartimento della Difesa dovrebbe completare lo sviluppo".

Il programma F-35

La piattaforma tattica F-35 non è stata progettata per il dogfight. E' un sistema d’arma in divenire, progettata per contesti futuri per minacce oltre il raggio visivo. E' l’ordine statunitense a mantenere vivo il programma e a rendere ininfluenti i caccia venduti all’estero. Il presidente Trump, nonostante i tweet, non può arrestare il programma militare più costoso della storia. In gioco ci sono anche migliaia di posti di lavoro e centinaia di miliardi di dollari investiti in decenni di sviluppo (ancora in corso), per 1300 aziende in 45 stati che garantiscono 133 mila posti di lavoro solo negli Usa. Da rilevare, infine, che un’alternativa di quinta generazione per Usa ed alleati non esiste, mentre il programma Fenice del Pentagono è pura follia.

Il più grande problema dell’F-35 è stato concettuale: l’aver pensato di realizzare un solo velivolo che fosse un caccia, un bombardiere, un velivolo per il Close Air Support, che potesse atterrare su una portaerei o che potesse decollare verticalmente, ha comportato una serie di compromessi di progettazione. In realtà sono tre modelli diversi che condividono una cabina di pilotaggio di base, motore, software ed una rete logistica. Nonostante le aspirazioni per un aereo congiunto, le versioni A, B e C sono essenzialmente tre aerei distinti, con differenti missioni e requisiti di capacità. I tre modelli di F-35 condividono soltanto il 20/25% delle parti in comune, soprattutto nelle loro cabine di pilotaggio. Ciò ha fatto lievitare a dismisura i costi, costringendo il Pentagono ad estendere la vita operativa dei caccia (F-15/F-16) in inventario, con cellule vecchie di oltre 25 anni di servizio. Aumentando il tasso di produzione, il prezzo dell’F-35 continuerà a diminuire. Lockheed stima un costo unitario di 80/85 milioni di dollari entro il 2020 con 35 mila ore di lavoro. Tuttavia la riduzione dei costi dipende da un design definitivo e da un processo di produzione stabile che soddisfa gli standard di controllo. La Casa Bianca fornirà le linee guida ed il Pentagono dovrà determinare, nuovamente, la migliore proiezione dei costi a lungo termine. Molteplici fattori stanno coinvolgendo il programma. Se fosse stato un dimostratore, le tecnologia dell’F-35 sarebbero state implementate in diverse piattaforme, ma così non è stato. L’F-35 del 1994 sarebbe dovuto costare 28 milioni di dollari per l’Air Force, 35 milioni di dollari per il Corpo dei Marine e 38 milioni di dollari per la Marina. Dal 2020 saranno disponibili un nuovo motore, avionica di sistema e radar più potente che potranno essere acquistate a discrezione dei paesi che decideranno di mantenere l'F-35 al passo con i tempi.

Tutti gli F-35 riceveranno le integrazioni software fino al 2040.

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