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Due uomini fermati in Germania. "Hanno combattuto in Siria"

Le autorità pensano abbiano combattuto con un gruppo che si è unito allo Stato islamico. NEL MIRINO DEL TERRORISMO: SOSTIENI IL REPORTAGE

Un fotogramma da The Flames of War, video di propaganda dello Stato islamico
Un fotogramma da The Flames of War, video di propaganda dello Stato islamico

Sono stati fermati nella regione tedesca del Nordreno Westfalia, dove si trovano le loro abitazioni. Due uomini, il 26enne Mustafa C. e il 27enne Sebastian B. sono accusati dalle autorità di avere raggiunto la Siria per combattere con un gruppo che si è poi legato allo Stato islamico.

Il viaggio verso il Paese sarebbe avvenuto nel 2013, a marzo e ad agosto. Mustafa e Sebastian avrebbero passato il confine tra Turchia e Siria, andando a ingrossare le file del Muhajirun Halab, una fazione che si è poi unita alla crescente organizzazione di Abu Bakr al-Baghdadi. Il ritorno in patria a novembre 2013 e settembre 2014.

Secondo le autorità tedesche non ci sono indizi che inducano a credere che stavano progettando attentati. Sono circa 600 i foreign fighters che dal Paese sono finiti nella Siria della guerra civile.

Le nuove misure in via di definizione permetteranno a Berlino di ritirare anche la carta d'identità ai potenziali jihadisti, impedendogli così non solo di viaggiare nell'Unione Europea, ma soprattutto di raggiungere la Turchia, il cui confine è per molti il punto di passaggio verso la Siria.

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