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Il figlio di Bin Laden: "Colpire l'America al cuore"

L'appello del 24enne ai jihadisti di al Quaeda: "Trasferite la guerra da Kabul, Gaza e Baghdad a Washington, Londra, Parigi e Tel Aviv"

Il figlio di Bin Laden: "Colpire l'America al cuore"

"Spostate la battaglia nel cuore dell'America. Trasferite la guerra da Kabul, Gaza e Baghdad a Washington, Londra, Parigi e Tel Aviv". A dare l'ordine sarebbe Hamza Bin Laden, figlio del più famoso Osama, all'indomani del giuramento di fedeltà del leader di al-Qaeda, Ayman al-Zawahiri, al nuovo comandante dei talebani dell’Afghanistan.

L'audio - la cui autenticità non può essere accertata - sarebbe stato registrato tra maggio e giugno (il mese precedente a quello di Ramadan) ed è stato diffuso dalla "casa di produzione" di al-Qaeda, Al-Sahab. Nel messaggio, parafrasando una frase di suo padre, l'uomo - considerato il figlio prediletto di Osama e che si troverebbe insieme a Zawahiri nelle zone di confine tra Afghanistan e Pakistan - saluta la "nazione islamica e il suo lungo jihad sotto il peso dei tiranni sionisti" e ribadisce che la "nazione islamica è feconda e non conoscerà fine". Poi giura "fedeltà al mullah Omar", la cui morte è stata annunciata a fine luglio ma risalirebbe al 2013, "saluta tutte le cellule di al-Qaeda in Somalia, Marocco e Siria", invitando Abu Mohammad al-Julani (il capo del Fronte al-Nusra, gruppo legato ad al-Qaeda e attivo in Siria) "a non spargere il sangue haram", ovvero a non uccidere i musulmani. Con un riferimento implicito all'Isis, infine, il 24enne esprime rammarico per "la sedizione che ha investito lo Sham", il Levante, e afferma che "l’unico modo per sconfiggere gli Usa e i loro alleati è la riunione della Jamaat al-Islamiya", i gruppi jihadisti nel mondo. "È come un uccello la cui testa è l’alleanza crociata sionista sotto la guida americana, mentre le ali sono lo Stato ebraico e la Nato e i piedi sono i governanti dei Paesi arabi", dice, "Bisogna concentrarsi sulla testa: staccandola si elimina il resto.

L’America non vivrà in sicurezza finché noi non saremo sicuri in Palestina".

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