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Francia, il caso dello scrittore Matzneff: celebrato da artisti e politici

Matzneff, prima dell’esplosione del recente scandalo, aveva più volte confessato i suoi atti di pedofilia, continuando ciononostante a ricevere premi

Francia, il caso dello scrittore Matzneff: celebrato da artisti e politici

In Francia è di recente esploso uno scandalo-pedofilia in cui risulta coinvolto uno scrittore ottantatreenne che è stato finora ininterrottamente celebrato dall’intellighenzia transalpina.

Gabriel Matzneff, nato in una famiglia di aristocratici russi e insignito nel 1995 del titolo di “ufficiale delle Arti e delle Lettere”, è stato infatti accusato, riferisce il Corriere della Sera, di abusi sessuali da una sua presunta vittima, Vanessa Springora. Quest’ultima ha descritto le molestie perpetrate su di lei dallo scrittore, amico di ministri e dei principali rappresentanti della cultura francese, in un volume di prossima uscita intitolato Il consenso.

Nel libro-denuncia, che sarà pubblicato il prossimo 2 gennaio, la donna, oggi a capo della casa editrice Juilliard, afferma che avrebbe avuto in passato una relazione con Matzneff, quando lei aveva quattordici anni di età e lui cinquanta. Nelle pagine del testo, citate dal Corriere, l’autrice indirizza parole dure all’artista pedofilo: “Finalmente, ecco la soluzione: prendere il cacciatore nella sua stessa trappola, rinchiuderlo in un libro”.

L’atto di accusa redatto dalla Springora nei confronti dell’ottantatreenne ha subito provocato un forte sdegno nel Paese, già scosso dalle inchieste sul #MeToo e sul caso-Jeffrey Epstein. Tuttavia, sottolinea sempre il quotidiano milanese, la meraviglia maturata in Francia a causa dell’uscita de Il consenso sarebbe quasi ingiustificata, poiché Matzneff, negli anni precedenti, non ha mai fatto mistero dei suoi amori malati.

Lo scrittore ha appunto manifestato la sua attrazione per i bimbi in tutta la sua opera letteraria, descrivendo con dovizia di particolari la sua vita di predatore sessuale.

Egli ha persino raccontato in televisione le sue passioni perverse per i minorenni, specialmente nel corso di numerose interviste concesse in passato al conduttore Bernard Pivot e trasmesse sull’emittente di Stato.

Nonostante le sue reiterate ammissioni di atti di pedofilia, consumati con bambini e bambine sia in territorio francese sia in Thailandia come turista sessuale, Matzneff, rimarca il Corriere, ha continuato a racimolare benemerenze pubbliche, l’ultima delle quali è stata, nel 2013, il premio letterario Renaudot. Quest’ultimo è stato conquistato dall’anziano artista per l’opera Séraphin, c’est la fin!, raccolta di suoi scritti che vanno dal 1964 al 2012 e in cui, paradossalmente, torna a confessare le sue passioni malsane.

Neanche un procedimento penale è stato mai avviato, denuncia la medesima testata, a carico dell’artista da parte della magistratura d’Oltralpe, anche se, per effetto della recente forte testimonianza della Springora, gli organi inquirenti starebbero valutando l’opportunità di disporre per la prima volta degli accertamenti. La legge francese punisce con la reclusione fino a sette anni di carcere ogni persona adulta che abbia rapporti sessuali (anche senza violenza) con un minore di 15 anni.

Oltre alle procure, riporta il giornale milanese, anche la politica starebbe per prendere provvedimenti ai danni dell’ottantatreenne incline alla pedofilia.

Ad esempio, il ministro dei Beni e delle Attività culturali Franck Riester ha annunciato di essere pronto a sospendere l’erogazione del sussidio pubblico finora percepito da Matzneff, che gli era stato attribuito anni addietro per meriti culturali.

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