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Francia, il killer confessa, ma i fatti non sono chiari

Salhi ha confermato l'uccisione di un uomo, trovato decapitato. Ma le motivazioni restano ancora da capire

Francia, il killer confessa, ma i fatti non sono chiari

A due giorni dai fatti di Saint-Quentin-Fallavier, dove un uomo è morto e due persone sono rimaste ferite in un attacco sul suolo francese, messo in atto non molto lontano da Lione, restano ancora tanti i dubbi su quello che è successo in una fabbrica di gas industriale.

Ciò che si sa è che un uomo, arrestato e identificato come Yacine Salhi, è entrato nel perimetro della Air Products, con un veicolo autorizzato e ha cercato qui di scatenare una grossa esplosione, spingendo il mezzo contro le bombole piene di gas e poi aprendone altre.

Un atto di terrorismo, secondo la presidenza della repubblica. Per terrorismo indaga anche la procura francese. Gli inquirenti, dicono fonti vicini alle indagini, hanno appurato questa mattina che Salhi ha ucciso Herve Cornara, il cui corpo decapitato è stato trovato nell'impianto di Saint Quentin, la testa issata su una palizzata.

Le probabilità non erano affatto scarse. Il morto era il capo di Salhi e l'assassino ha confessato di averlo ammazzato in un parcheggio tra l'azienda dove entrambi lavoravano e l'impianto dell'Air Products. Gli inquirenti stanno lavorando in queste ore per confermare la sua versione dei fatti.

Il suo racconto deve ancora chiarire molti punti oscuri, compresa quella bandiera, "dell'Isis", secondo il resoconto della giornata di venerdì, jihadista ma non del Califfato secondo analisti, che l'uomo aveva con sé. Sotto sorveglianza dal 2006 al 2008 per legami con ambienti salafiti, Salhi era poi uscito dal radar dei servizi.

Nel lungo interrogatorio a cui è sottoposto ha parlato di "difficoltà personali, sia riguardo il lavoro sia riguardo la sua vita famigliare, difficoltà che potrebbero averlo spinto al gesto", secondo fonti citate da Le Parisien. Salhi non si definisce però, almeno non per ora, un terrorista.

C'è da capire anche se davvero abbia scattato quell'immagine con la testa decapitata di cui si è saputo ieri sera e dove quella foto sia finita. Il suo atto è l'unico tra quelli di venerdì (gli altri: la strage a Susa e l'attentato suicida in Kuwait) non rivendicato dai jihadisti di al-Baghdadi.

Significa qualcosa? Aspettiamo una risposta.

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