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Francia, Macron crolla nei sondaggi: la Le Pen vola al 24%

Il presidente francese deve fare i conti con un crollo verticale ed inarrestabile dei consensi nei suoi confronti. Evidentemente le sue promesse, ribattezzate “macronades” con un significato non proprio lusinghiero, non riescono più ad abbagliare i suoi concittadini

Francia, Macron crolla nei sondaggi: la Le Pen vola al 24%

Che gli ultimi avvenimenti in Francia potessero avere delle pesanti ripercussioni a livello politico, attaccando direttamente alle fondamenta gli instabili palazzi costruiti dalle promesse di Macron, era di certo lecito da attendersi.

La ribellione dei Gilet gialli, per nulla intenzionati a fermarsi come già preannunciato, sta scardinando le ormai ridotte certezze del premier transalpino. Senza considerare quelli che saranno gli strascichi del terribile attentato di Strasburgo. Gli scossoni subìti da Macron hanno portato a riemergere con prepotenza i numeri del “Rassemblement National” di Marine Le Pen, che si assesta oltre il 24% delle preferenze. Queste sarebbero le intenzioni di voto dei francesi interpellati dal sondaggio Ifop del “Quotidien National”, una percentuale che proietterebbe il partito di destra nettamente in testa. Ciò che fa specie è il fatto che il sondaggio in questione si stato proposto prima delle misure eccezionali promesse alla Francia da Macron per tentare di placare il movimento dei gilet gialli. Dunque anche prima dell’attentato di Strasburgo, evento di una certa portata che di sicuro non avrà lasciato insensibili gli elettori transalpini.

Subito dietro il 24% del partito della Le Pen si troverebbe “La Republique en marche” di Macron, al 18% secondo i sondaggi di allora ma in continua e costante caduta libera. Il “Rassemblement National” dunque sale di 2 punti percentuali rispetto ai sondaggi di novembre e di 4 rispetto a quelli lanciati ad ottobre. La coalizione del presidente ha invece perso un punto percentuale rispetto allo scorso mese, 2 invece se si prende come riferimento il mese di ottobre.

Molto più distanziate le altre coalizioni. “Républicains” tocca quota 11% (-2 in un mese), “La France Insoumise” si trova al 9% (-1), la “Liste debout la France” è all’8% (+2 punti), “Europe ecologie les Verts” si assesta all’8% (+1 rispetto a novembre), infine il “Partì socialiste” scende al 4,5% (-1,5).

In attesa di verificare le nuove proiezioni che seguiranno gli ultimi terribili avvenimenti verificatisi in Francia, Macron tenta di indorare la pillola con promesse e numeri, evidentemente non in grado di incantare il suo popolo.

Tanto che le sue uscite sono state ribattezzate “macronades”, termine che non ha proprio insito un significato lusinghiero.

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