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In Francia nasce il Centro nazionale antiterrorismo

Il Consiglio di Difesa ha approvato la creazione del Centro Nazionale Antiterrorismo per migliorare la condivisione delle informazioni tra le sei agenzie di intelligence della Francia

In Francia nasce il Centro nazionale antiterrorismo

Il presidente francese Emmanuel Macron ha creato una taskforce contro il terrorismo, il Centre national du contre-terrorisme, per migliorare la condivisione delle informazioni tra le varie agenzie di intelligence della Francia. La nuova unità, posta sotto l’autorità presidenziale, era stata annunciata durante la campagna elettorale di Macron. Parigi gestisce sei agenzie di intelligence che rispondono ai ministeri dell’Interno, della Difesa e dell’Economia. Il Centro Nazionale Antiterrorismo è composto da venti persone, soprattutto analisti di intelligence, che supervisioneranno tutti gli sforzi contro il terrorismo sotto l'autorità del presidente. Il Centre national du contre-terrorisme (inserito nel Coordination nationale du renseignement), a differenza di quanto richiesto da numerosi politici francesi, non avrà il compito di sostituirsi alle attuali agenzie, ma di migliorare la condivisione delle informazioni. La task force, ad esempio, determinerà le strategie per contrastare la radicalizzazione dei terroristi su Internet, studierà la fattibilità delle istruzioni rilasciate sulla rete per effettuare attentati ed il flusso dei cittadini francesi che cercheranno di ritornare in patria dalla Siria e dall’Iraq. La task force sarà guidata da Pierre de Bousquet de Florian, capo del Direction de la surveillance du territoire dal 2002 al 2007, sciolto sotto l'ex presidente Nicolas Sarkozy. Negli ultimi due anni e mezzo, più di 230 persone sono state uccise in Francia in attentati organizzati o rivendicati dall’Isis.

Lo stato di emergenza

Una volta emanato lo stato di emergenza, il governo trasferisce alla polizia francese poteri speciali. Emanato dopo gli attacchi di Parigi avvenuti nel novembre del 2015, lo stato di emergenza consente alla polizia di effettuare perquisizioni o sorveglianze giudiziarie senza un mandato. I funzionari di polizia possono porre agli arresti domiciliari i sospettati senza procedere al normale iter giudiziario e disporre la chiusura dei luoghi di culto o l’interdizione delle aree adibite alle manifestazioni. Lo stato di emergenza, in scadenza il prossimo 15 luglio, sarà esteso fino al prossimo 1° novembre, tempo necessario per consentire al parlamento di approvare le nuove disposizioni in materia di terrorismo. E’ la sesta estensione proposta dal Consiglio di Difesa al Parlamento. Il Consiglio di Difesa ha confermato Laurent Nunez, prefetto di Marsiglia, a capo della Direction générale de la Sécurité intérieure e Bernard Émié, ambasciatore di Francia in Algeria, a capo della Direction générale de la sécurité extérieure.

Il prossimo 21 giugno il Parlamento francese discuterà un disegno di legge proposto dal governo per rafforzare le misure di sicurezza in modo permanente oltre lo stato di emergenza.

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