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Francia, oltre 1 milione di metri cubi di scorie prodotte dalle centrali nucleari

“Il 90% delle scorie nucleari prodotte in Francia ha un livello di radioattività medio-basso e non rappresenta un gran pericolo”, secondo quanto riportato dall’Agenzia nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi francesi (Andra) durante la conferenza stampa di ieri a Nancy

Francia, oltre 1 milione di metri cubi di scorie prodotte dalle centrali nucleari

La Francia ha all’attivo 58 reattori nucleari ad oggi, tutti operativi all’interno di 19 centrali elettronucleari sparse in diverse parti del paese. Il principale problema per uno stato che decide di avere entro i propri confini territoriali una centrale nucleare è rappresentato dalla gestione degli scarti nucleari, ovvero i rifiuti radioattivi.

Come riportato dall’Agenzia nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi francesi (Andra), la Francia ha circa 1.540 milioni di metri cubi di materiali e rifiuti radioattivi, cifra risultata dall’inventario condotto alla fine del 2016.

"Il 90% del volume è uno spreco di attività molto bassa o attività a breve e medio-breve durata, quindi un livello di pericolosità ritenuto relativamente basso", ha commentato Florence Liébard, dirigente dell’Andra.

"Lo scopo di questi scenari, volutamente contrastati, è quello di informare la scelta della politica energetica … il 70% di questi rifiuti è immagazzinato. Il resto si trova nei siti dei produttori di questi rifiuti". Gli inventari di Andra vengono resi noti ogni triennio in modo tale da informare la popolazione francese sullo stato di avanzamento del volume di scorie e materiali radioattivi nel proprio paese e la valutazione prospettica basata su scenari, dopo le diverse proteste degli ultimi mesi contro il deposito dei rifiuti radioattivi nel sottosuolo.

Le scorie nucleari si dividono principalmente in due categorie: quelle a basso livello di radioattività, e quelle ad alta radioattività. Questi rifiuti non vengono propriamente smaltiti, ma sono depositati in siti sicuri, in quanto la radioattività dei rifiuti può durare centinaia di anni.

I rifiuti a basso livello di radioattività vengono confinati in aree terrene protette e contenute all'interno di barriere ingegneristiche, mentre le scorie radioattive più forti vengono seppellite in bunker sotterranei ad oltre 500 metri di profondità per evitare la fuoriuscita di radioattività nell'ambiente esterno.

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