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Francia, gli studenti vogliono studiare l'arabo per trovare lavoro

L'arabo preteso in classe da studenti e genitori. Il fine è duplice: trovare un lavoro e poter parlare con i coetanei. Questo è quello che sta accadendo in Francia, dove il governo promuove questa tipologia d'insegnamento a scapito, magari, degli istituti cattolici

Francia, gli studenti vogliono studiare l'arabo per trovare lavoro

Studiare l'arabo per avere più possibilità di trovare un'occupazione stabile. In Francia, nonostante il passato lascerebbe pensare a un rapporto consolidato con le usanze linguistiche dei paesi colonizzati, sta facendo discutere la presa di posizione di alcuni studenti: ritengono che la lingua araba possa essere più funzionale persino del cinese, del russo o del tedesco. E per questo si sono messi sulle grammatiche: "Alif, bà, tà...".

Come spiegato questa mattina da Italia Oggi, sembra esistere una sorta di discrepanza tra i cittadini arabofoni presenti oltralpe e il numero di persone che sono davvero in grado di scrivere e parlare qualche tipo di dialetto. Se gli arabofoni transalpini sono circa tre milioni, le persone che frequentano i licei che prevedono ore di arabo risultano essere appena undicimila. Un dislivello statistico notato forse dagli allievi di una scuola secondaria parigina, dove si è optato per la lingua in questione piuttosto che per un'altra, europea o no. Il fine è pure quello di rendere fattibile la comunicazione tra coetanei all'interno di uno stesso quartiere. I ragazzi, ha raccontato il quotidiano citato, ritengono che in questa maniera avranno più chanche di lavorare in una delle grandi città arabofone del mondo. Discorso inverso, invece, per le moschee presenti nella nazione governata da Emmanuel Marcon: i numeri fanno registrare un aumento continuativo. Ma le rilevazioni inerenti i fenomeni linguistici rischiano d'ingannare le persone meno attente.

L'arabo si sta diffondendo eccome: "Nella scuola secondaria francese - ha spiegato ItaliaOggi - il numero degli studenti che apprendono l'arabo è quasi raddoppiato negli ultimi dieci anni: erano 6.512 nel 2007 contro gli 11.174 del 2017 secondo le cifre fornite dal ministero francese dell'istruzione". Certo, non è una crescita così significativa, ma questi numeri indicano comunque una tendenza cavalcata anche da alcuni genitori, che sono arrivati a protestare pur di ottenere che i loro figli inizino a confrontarsi con quel complesso sistema di scrittura. Infine, c'è un ultimo divario: l'arabo viene insegnato ad alti livelli nelle Università delle grandi città francesi, mentre qualche difficoltà in più sembra esistere nelle zone periferiche, dove l'apprendimento di questa lingua rimane davvero un fatto "raro", per non dire inconsueto.

In Francia, per concludere, esistono pochi insegnanti di lingua araba, ma sta emergendo la volontà di modificare questo stato delle cose.

Una delle questioni più aperte e quella relativa alla promozione dell'arabo nelle scuole pubbliche: il governo di En Marche! sembra intenzionato a partire dalle scuole elementari, tagliando magari anche i fondi destinati agli istituti cattolici.

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