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Genitori costringono figli a dieta vegana, bimba finisce in ospedale

Sono stati condannati i due genitori australiani che hanno costretto i figli a seguire il loro stesso regime alimentare. Nello scorso mese di marzo la più piccola, di solo un anno, ha avuto un collasso ed è finita in ospedale: soffriva di rachitismo e pesava solo 4 kg

Genitori costringono figli a dieta vegana, bimba finisce in ospedale

Dura sentenza per una coppia di genitori vegani di Sidney (Australia), condannati al carcere per aver costretto i propri figli a seguire la loro stessa tipologia di alimentazione.

I due non si sarebbero minimanete preoccupati della tenera età dei bambini, né del loro stato di salute. A farne le spese la figlia più piccola, che fin da neonata è stata alimentata con cibi esclusivamente a base di proteine vegetali. Niente latte, uova o carne di alcun tipo.

Poco importava che alla piccola non piacesse quel genere di alimenti e che quindi mostrasse un’evidente inappetenza. La rigorosa dieta è andata avanti con latte d’avena e banana a colazione, panino con patè e creme varie a pranzo, e riso e tofu a cena. Un regime alimentare decisamente scorretto per una bambina di un anno e, soprattutto, insufficiente. A 12 mesi l’infante pesava 4 kg, due soli in più rispetto alla nascita. Un quadro a dir poco allarmante, ma a cui i genitori non hanno voluto dar peso.

Stando a quanto riferito dagli inquirenti, i due hanno raccontato di non essere stati affatto turbati dall’eccessiva magrezza della figlia, in quanto le femmine hanno notoriamente un peso minore rispetto ai maschi. Ecco dunque come spiegavano la palese differenza fra la massa corporea della bambina e quella mostratata alla medesima età dai suoi due fratelli maggiori.

Resta il fatto che ad un anno la piccola non era ancora capace di parlare, e neppure di gattonare. Non le era stato fatto alcun vaccino, e non era mai stata sottoposta ad una visita medica.

La situazione è infine degenerata così tanto, che nella primavera dello scorso anno la bimba ha avuto un malore ed i genitori sono stati costretti a portarla in ospedale. I medici hanno compreso subito le gravissime condizioni nelle quali versava la piccola paziente, e si sono immediatamente adoperati per salvarle la vita. La bimba era arrivata a soffrire di una seria forma di rachitismo, causata dalla dieta scorretta. Gli esami eseguiti su di lei hanno riscontrato un’importante mancanza di calcio ed altri sali minerali, tale da compromettere l’integrità delle ossa: un piccolo colpo od un brusco movimento avrebbero potuto provocare una frattura. Forti carenze anche per quanto riguardava le vitamine B12, A e D.

Le cure tempestive hanno fortunatamente ristabilito lo stato di salute della bambina, che si sta pian piano riprendendo, mentre i genitori sono finiti alla sbarra per rispondere delle loro responsabilità.

A maggio è cominciato il processo, conclusosi in questi giorni. Gli imputati, di 34 e 32 anni, attendono ora di conoscere quanto tempo dovranno trascorrere in carcere.

I tre figli, nel frattempo, sono stati affidati ad altre famiglie, che avranno miglior cura di loro.

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