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Il Giappone intercetterà i missili della Corea del Nord lanciati su Guam

L'esercito della Corea del Nord entro il prossimo 15 agosto consegnerà a Kim Jong un un piano d’attacco dimostrativo contro l’isola di Guam

Il Giappone intercetterà i missili della Corea del Nord lanciati su Guam

Il Dipartimento della direzione missilistica della Corea del Nord presenterà entro il prossimo 15 agosto al leader Kim Jong Un, un piano d’attacco dimostrativo contro l’isola di Guam. È quanto riferisce la KCNA. Secondo i dettagli diramati dai media del paese comunista, quattro missili balistici Hwasong-12 sarebbero lanciati fuori dalla costa del territorio statunitense, circa 30/40 km, ma all'interno della zona economica esclusiva di 200 miglia nautiche di Guam.

Il sistema a medio raggio Hwasong-12, svelato il 15 aprile scorso durante la parata militare in onore del 105 ° anniversario della nascita di Kim Il-sung, fondatore del paese e nonno dell’attuale leader, Kim Jong un, è un missile a due stadi a propellente liquido. Secondo la classificazione standard, un missile balistico intercontinentale ha una gittata superiore ai 5500 km. I lanci precedenti confermano che i razzi a singolo stadio a combustibile liquido della Corea del Nord hanno un tasso di successo pari all’80%. I razzi a due stadi con autonomia di diecimila km (quindi con meccanismo di separazione), hanno raggiunto un tasso di successo pari al 60%. I razzi a tre stadi (dodicimila km), infine, hanno una percentuale di successo inferiore al 40%. Secondo la Defense Intelligence Agency, la Corea del Nord sarebbe riuscita a miniaturizzare circa 60 testate nucleari da imbarcare sui missili balistici di classe ICBM. Gli asset del Nord sono destinati alla dissuasione nei confronti di qualsiasi cambio di regime da parte degli Stati Uniti.

Nonostante i proclami, la griglia satellitare statunitense non rileva alcuna attività sospetta che possa indicare un lancio imminente contro Guam. Analisi confermata anche dal Ministero della Difesa della Corea del Sud.

Secondo la KCNA, i quattro missili della Corea del Nord voleranno sopra le prefetture di Shimane, Hiroshima, Ehime e Koichi, percorrendo una distanza di 3.356 chilometri, prima di schiantarsi fuori le acque territoriali di Guam. Anche in questo caso bisogna scindere la realtà dalla propaganda. Kim Jong un sta cercando di aggravare la minaccia per creare una pressione politica nei confronti degli Stati Uniti. Il caro leader è ben consapevole che se dovesse autorizzare qualsiasi tipo di attacco contro gli Stati Uniti, sarebbe la fine del suo regime. La deterrenza statunitense si basa su un arsenale in grado di scongiurare qualsiasi ricorso al nucleare: è il concetto della Distruzione Mutua Assicurata. Non è concepito, in linea teorica, per essere utilizzato in per prevenire o durante un attacco convenzionale o in presenza di impiego di armi chimiche e biologiche sul campo. L’infallibilità del ruolo di Presidente degli Stati Uniti gli conferisce una precisa capacità di discernimento: trasformare un conflitto convenzionali in nucleare. La deterrenza dipenderà sempre da un certo grado di indeterminatezza e di incertezza. Non è tanto quello che si farà per rappresaglia, ma quello che accadrà una volta avviati i lanci. Il presidente degli Stati Uniti, in ogni momento, potrebbe ordinare il lancio di circa 1930 testate (tra componente strategica terrestre e sottomarina) sulle 7000 stoccate. E’ una potenza in grado di cancellare la vita sulla terra, parecchie volte. Non esiste veto all’ordine di attacco nucleare del Presidente degli Stati Uniti.

Il Giappone attiva la griglia di difesa missilistica

Qualsiasi attacco contro Guam sarebbe considerato una minaccia esistenziale per il Giappone. E’ quanto ha annunciato il Ministero della Difesa giapponese.

“Secondo gli accordi di difesa reciproca con gli Stati Uniti, il Giappone intercetterà qualsiasi minaccia verso Guam”.

Il Giappone si trova a soli 620 miglia ad est della Corea del Nord. La maggior parte dei missili lanciati da Pyongyang si sono schiantati nel Mare del Giappone, che si trova tra il Giappone e la costa orientale del continente asiatico. Guam si trova a circa 1.600 miglia a sud del Giappone.

L’isola di Guam

Guam è una piccola isola di circa 210 miglia quadrate nell'arcipelago delle Marianne, nel Pacifico occidentale. Ha una popolazione di 162.000 persone. In qualsiasi scenario convenzionale contro la Corea del Nord, Guam sarebbe al centro delle operazioni. L’isola è teoricamente alla portata dei missili balistici a raggio intermedio della Corea del Nord, motivo per cui è da sempre presente nella aggressiva retorica del regime. L’isola di Guam ospita un potente rischieramento statunitense come quello in rotazione nella base aerea di Anderson (citata nell’ultima nota della KCNA). La più importante base aerea statunitense ad ovest delle Hawaii, è l’unica piattaforma di lancio nel Pacifico occidentale sia per i bombardieri strategici B-2 e B-52 che per le piattaforme convenzionali B-1 (la flotta è stata denuclearizzata). Guam ospita anche Apra Harbor, potente base della Marina Militare Usa protetta sempre cacciatorpediniere missilistiche e da quattro sottomarini a propulsione nucleare classe Los Angeles. Attualmente, Apra Harbor ospita i sottomarini classe Los Angeles USS Topeka, USS Chicago, USS Oklahoma City e USS Key West armati con missili da crociera Tomahawk. Guam, infine, ospita anche diversi distaccamenti dei reparti speciali come i Navy Seal.

L’isola è al riparo da qualsiasi attacco aereo, terrestre o navale, ma teoricamente alla portata della forza strategica della Corea del Nord. Guam è protetta da 48 intercettori del sistema THAAD su un sistema radar AN / TPY-2 in banda X in modalità di intercettazione terminale.

Il Kinetic Kill del Terminal High Altitude Area Defense o THAAD, è ritenuto in grado di distruggere un missile balistico a medio e corto raggio grazie all’energia cinetica da impatto. Non è mai stato utilizzato in combattimento. Il raggio di intercettazione è di 200 km ad un'altitudine operativa di 150 km ed una velocità massima di Mach 8.24. Il suo raggio di intercettazione è di 120°: un sottomarino, concettualmente, potrebbe lanciare il suo carico da qualsiasi direzione. Per farla breve: radar e lanciatori non possono intercettare una minaccia proveniente da una raggio diverso da quello preimpostato. Dovranno essere nuovamente riposizionati.

Quando il radar AN-TPY-2 della Raytheon rileva un missile, acquisisce, traccia e discrimina il grado della minaccia. In modalità avanzata, il radar è posizionato a ridosso di un territorio ostile per acquisire i missili balistici nella fase di salita, subito dopo il lancio. Quando l’AN / TPY-2 viene impiegato in modalità terminale il radar rileva, acquisisce, traccia e discrimina i missili balistici nella fase di discesa.

Mentre nella modalità avanzata, il radar passa le informazioni critiche al Command and Control Battle Management, in quella terminale si attivano direttamente gli intercettori.

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