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Grecia, il falco anti austerity al ministero dell'Economia: ecco chi tratterà con la Troika

Tsipras annuncia la squadra. Alle Finanze Varoufakis, autore della proposta di rinegoziazione del debito da 240 miliardi di euro. Ma a trattare con la Troika toccherà al vicepremier Dragasakis

Il neo ministro Alexis Tsipras con il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis
Il neo ministro Alexis Tsipras con il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis

Capelli tagliati cortissimi su una faccia da attore e sguardo glaciale da tombeur de femmes. Così appare nella foto del suo profilo twitter Yannis Varoufakis, nato ad Atene 53 anni fa, il super ministro dell'Economia e delle finanze del governo del neo premier greco Alexis Tsipras. A negoziare con la Troika una ristrutturazione del debito toccherà, invece, al vicepremier Yannis Dragasakis che dovrà coordinare le azioni dei ministeri economici.

In Grecia sono ore febbrili. La compagine è stata ridotta a soli dieci ministeri, al posto dei diciotto del precedente esecutivo di Antonis Samaras. Quattro super-ministeri riuniranno le competenze ripartite finora tra diversi dipartimenti. L’unico dicastero affidato a un esponente del partito con cui ha formato l’alleanza, la destra euroscettica dei Greci Indipendenti, è la Difesa, a cui è andato proprio il leader della formazione, Panos Kammenos. Varoufakis, il cervello economico di Syriza, autore della proposta di rinegoziazione del debito da 240 miliardi di euro che Atene ha con la Troika. Oltre ad essere uno stimato economista che insegna all'Università di Austin, il falco anti auterità sembra avere un'estrema fiducia in sé tanto che ha twittato al mondo la notizia della propria nomina a neo-ministro delle Finanze ancor prima che lo stesso Tsipras annunciasse ufficialmente la lista dei ministri del governo. Varoufakis, che ha pure la cittadinanza australiana, è noto in Grecia e all'estero come un acerrimo oppositore dei Memorandum firmati dai precedenti governi greci con la Troika, ovvero i rappresentanti dei creditori internazionali del Paese. Ha scritto diversi libri di economia sulla crisi globale ed europea fra cui The globalising wall e The global minotaur in cui paragona il ruolo dell'economia americana a partire dagli anni Settanta nei confronti del resto del mondo alla figura del mitico Minotauro che sbranava coloro che finivano nel labirinto.

Oggi ha rotto il silenzio Angela Merkel che, a quarantott'ore dall'esito del voto, ha mandato un telegramma di congratulazioni a Tsipras. "Arrivate in un momento difficile e avete grande responsabilità - ha scritto la cancelliera tedesca - vi auguro forza e successo". Domani arriverà ad Atene il presidente dell'Europarlamento, Martin Schultz, ma sarà il giorno dopo il primo incontro tra il neopremier e il capo dell'Eurogruppo (nonché "custode" della moneta unica) Jeroen Dijsselbloem. Per ora, il principale portavoce economico di Syriza, Euclid Tsakalotos, ha detto che "non è realistico" aspettarsi che la Grecia paghi tutti i debiti.

"Nessuno crede che il debito della Grecia sia sostenibile - ha dichiarato - non ho conosciuto alcun economista che onestamente ti dica che la Grecia pagherà tutto questo debito: non è possibile".

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