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Hillary fa mea culpa per il consigliere accusato di molestie

Su facebook si difende dopo le accuse. "Ora non prenderei la stessa decisione"

Hillary fa mea culpa per il consigliere accusato di molestie

Si esprime pubblicamente per la prima volta Hillary Clinton, in un lungo post sulla sua pagina facebook in cui risponde a chi sostiene abbia ignorato le accuse di molestie rivolte a Burns Strider, uno dei collaboratori pù fidati della sua campagna elettorale nel 2008.

"Se potessi rifare la scelta, lo licenzierei", dice senza mezzi termini l'ex Segretario di Stato, a parziale ammenda per una situazione che le ha attirato innumerevoli critiche per la scelta di tenersi accanto il 52enne Strider nella corsa in cui finì sconfitta da Obama alle primarie democratiche.

Una ragazza che aveva una mansione a lui subalterna nello staff accusò il consigliere della Clinton di ripetute molestie, ma Hillary decise allora - nonostante le pressioni di altri due consiglieri altrettanto importanti - di non licenziarlo, cambiandogli semplicemente mansione.

"Scaricarlo in quel momento non mi sembrò la scelta giusta - dice ora la Clinton -. Ho preferito punirlo severamente, per fargli cambiare atteggiamento, fargli capire che aveva commesso un errore e anche per proteggere la ragazza".

Ma ammette: "Non rifarei quella scelta".

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