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"Ho sbagliato tutto", Trump nel Vietnam degli analisti

L'ammissione di Murphy, l'esperto repubblicano vicino a Bush che ha dato vaticinato fino all'ultimo la sconfitta del tycoon: "Stasera è morto tutto ciò in cui credevo, lo studio dei dati".

"Ho sbagliato tutto", Trump nel Vietnam degli analisti

La vittoria di Donald Trump alle presidenziali ha avuto un impatto devastante che ha travolto tutte le certezze politiche degli Stati Uniti: i sondaggi e le analisi che mostravano la Clinton in assoluto vantaggio sono andate a farsi benedire, per la disperazione dei signori delle elezioni, gli spin doctor che – a ogni latitudine politica – avevano profetizzato la sconfitta del tycoon.

Nel disperato pianto greco che ha travolto il social network degli addetti ai lavori per eccellenza, cioè Twitter, il simbolo della sconfitta degli analisti è diventato Mike Murphy. Repubblicano, analista per la rete tv Nbc, vicinissimo a Jeb Bush, con una cattedra ad Harvard, aveva pronosticato la sicura sconfitta di Trump “anche se avesse vinto in Florida”. Il conto dei grandi elettori, invece, ha ribaltato (insieme a quella delle centinaia di esperti) anche la sua previsione. Resosi conto dell’errore, Murphy ha condensato nei 140 caratteri del social tutta la sua frustrazione e la rabbia. Annunciando così uno stranissimo lutto.

“Da trent’anni che mi occupo di politica, ho sempre creduto solo e soltanto ai dati. Stanotte, ogni analisi possibile sui dati è morta. Ho sbagliato tutto, in queste elezioni”.

Il twitt, ripreso immediatamente da Politico, è diventata l’immagine più plastica della prima vittima di Trump, cioè l'autorità e la credibilità di sondaggisti, analisti, osservatori e superesperti. La reazione di Murphy ha sollevato un vespaio di reazioni piccate, sia pro che contro. I sondaggi, l’elaborazione dei dati e dei flussi elettorali che, per tutta la giornata di ieri, si sono susseguiti giungendo a punte di assurdo così palesi che hanno spinto il neo presidente a stroncare le primissime proiezioni. E quella che poteva sembrare una reazione tanto scomposta da sfociare nel folklore s'è rivelata invece un'osservazione giusta.

E devastante.

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