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I jihadisti australiani che combattono in Siria: i video e le foto dell'orrore

Pubblicato un nuovo video di Khaled Sharrouf. Con lui c'è anche Mohamed Elomar. Combattono in Siria per al Baghadi. Sostieni il reportage

I jihadisti australiani che combattono in Siria: i video e le foto dell'orrore

Un nuovo video firmato dallo Stato islamico terrorizza l'Occidente. A impugnare la lama non è John il jihadista, ma un altro sanguinario miliziano fedele al califfo Abu Bakr Al Baghdadi. Si tratta di Khaled Sharrouf, uno dei terroristi islamici più ricercati al mondo. Nato e cresciuto a Sidney, Sharrouf si è unito allo Stato Islamico nel 2013, portandosi dietro moglie e cinque figli. Da allora si dedicato alla Guerra santa, ammazzzando e mozzando teste. Una di queste l'aveva addirittura fatta esporre come trofeo dal figlio di appena sette anni. La foto aveva fatto il giro di Twitter scatenando la sdegnata reazione dell'Occidente. Oggi Sharrouf ha pubblicato un nuovo video su YouTube in cui decapita un infedele.

Nel video Il raccolto degli apostati Sharrouf fa inginocchiare un uomo sospettato di essersi "infiltrato" nello Stato islamico. Pronuncia l'accusa e lo decapita con un coltello. Come riporta il Daily Mail nel gruppo di uomini, che si vedono intorno a Sharrouf, è riconoscibile Mohamed Elomar, un altro jihadista australiano che combatte tra la Siria e l'Iraq nelle schiere dello Stato islamico. Sharrouf ed Elomar sono solo due tra gli oltre cento australiani che hanno lasciato il Paese per arruolarsi nell'Isis.

Sharrouf ha lasciato l'Australia nel dicembre del 2013 grazie al passaporto del fratello. Nel giro di poche settimane è stato, poi, raggiunto dalla moglie Tara Nettleton, australiana ma convertita all’Islam, che ha portato con sé i cinque figli. Come già denunciato dal Giornale.it lo scorso agosto, Sharrouf ha più volte usato i figli come propaganda dello Stato islamico. Basta, infatti, fare un giro su Twitter per trovarsi davanti ai bimbi vestiti da militari. È lo stesso Sharrouf ad addestrarli per trasformarli in sanguinari guerriglieri fedeli ad Allah.

L'età dei cinque figli va dai tre ai dieci anni.

Nelle fotografie postate su Twitter il padre li riprende mentre imbracciano kalashnikov e teste mozzate e mentre partecipano alle esecuzioni sommarie dello Stato islamico.

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