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I Marine portano in battaglia l'F-35B

Battesimo del fuoco per l'F-35B: Colpito un obiettivo fisso dei talebani. I Marine ricordano il tenente colonnello Raible, ucciso sei anni fa in Afghanistan

I Marine portano in battaglia l'F-35B

L’F-35B è stato utilizzato per la prima volta in una missione di combattimento. E’ quanto si legge in una nota congiunta del Comando Centrale delle Forze Navali degli Stati Uniti e del Corpo dei Marine. La piattaforma tattica di quinta generazione del Marine Fighter Attack Squadron Two One One o VMFA-211 assegnato al 13° Marine Expeditionary Unit, ha colpito un obiettivo fisso non specificato in Afghanistan decollando dalla nave d'assalto anfibio USS Essex (LHD-2) della classe Wasp. Il 13° MEU, attualmente integrato nell’Essex Amphibious Ready Group, è stata la prima unità di combattimento dei Marine a sostituire gli Harrier AV-8B con l'F-35B. La variante Short Take Off and Vertical Landing dello Joint Strike Fighter è stata progettata per conquistare l’attenzione ed i contratti dei governi che dispongono di portaerei di dimensioni ridotte. Ad oggi, la variante STOVL è stata acquistata da tre paesi: Italia, che ha formalizzato l’acquisto di trenta F-35B, Inghilterra con 138 unità e dal Corpo dei Marine con 353 piattaforme di quinta generazione.

F-35B: Dove si è svolta la missione?

Il Pentagono non ha rivelato in quale area dell’Afghanistan si è svolta l’operazione, quanti F-35B sono stati utilizzati, quali sistemi d’arma sono stati impiegati, la rotta di volo e perché è stata scelta proprio la piattaforma tattica di quinta generazione per svolgere la missione.

Le armi utilizzate: bombe guidate o cannone?

Nella nota ufficiale del Pentagono si parla di un “obiettivo fisso dei talebani”. I Marine potrebbero aver lanciato GBU-32 JDAM a guida GPS o GBU-12 Paveway II a guida laser. Tuttavia sappiamo che proprio gli F-35B del Marine Fighter Squadron 211 sono stati equipaggiati con il cannone GAU-22 a quattro canne rotanti da 25 mm alloggiato nel gun pod a bassa osservabilità. Il sistema d'arma è in grado di sparare 3,300 colpi al minuto con un’autonomia di 220 colpi (versioni B e C, 180 per la versione A). Questo equivale a circa 50 colpi al secondo o metà del rateo di fuoco del cannone M61 Vulcan da 20 mm installato su tutti gli altri caccia americani. Nonostante sia stato concepito per la bassa osservabilità, il gun pod aumenta la firma radar dell'F-35B e dell'F-35C. Soltanto nell'F-35A il cannone GAU-22 da 25 mm è installato internamente. Il gun pod è concepito per essere installato in ambienti permissivi: rappresenta un'opzione con minacce medio-basse. L'opzione Multi Mission Pod, infine, consentirà alle varianti B e C dell'F-35 di trasportare ulteriori sensori per la comunicazione, la guerra elettronica e sistemi difensivi.

F-35B sull'Afghanistan

La missione in Afghanistan ha certamente richiesto delle risorse di supporto. L'F-35B non possiede l'autonomia necessaria per svolgere una missione dal Golfo Persico all'Afghanistan volando dal Golfo di Oman al Pakistan. Una rotta diretta dal Golfo Persico all'Afghanistan avrebbe richiesto un corridoio autorizzato sull'Iran. Proprio in Afghanistan l'Air Force ha schierato lo scorso anno un distaccamento di petroliere KC-135 per sostenere le operazioni aeree contro i talebani. È anche possibile che gli F-35B possano essere atterrati presso la base aerea di Kandahar, in Afghanistan, per fare rifornimento. Ad oggi per l'F-35B non sono disponibili dei serbatoi esterni di carburante a bassa osservabilità che possano estendere il raggio operativo: Ciò significa che la variante STOVL dell'F-35B dipende fortemente dalle petroliere. L'autonomia dell'F-35B è di 833 km contro i 1100 delle versioni A e C.

I Marine ricordano il tenente colonnello Raible

Le foto diffuse dal Corpo dei Marine sono chiare. Così come notato da Task & Purpose, nome e nickname di un pilota del VMFA-211 che ha preso parte alla missione in Afghanistan è stato rimosso dal suo F-35B per far posto ad una frase: "Lt. Col. C.K. 'Otis' Raible". Tradizionalmente il nome del pilota è stampato sotto il cupolino. Raible era il comandante del Marine Attack Squadron 211 schierato a Camp Bastion a sostegno delle operazioni di terra in Afghanistan. La notte del 15 settembre del 2012, un avamposto del Corpo dei Marine fu attaccato dai talebani che riuscirono a distruggere sei Harrier sul terreno, danneggiandone altri due. Raible riuscì a riorganizzare le difese e respingere gli assalitori prima di essere ferito a morte per quello che secondo il Pentagono "avrebbe potuto trasformarsi in un attacco devastante e demoralizzante". Per le sue azioni eroiche, Raible è stato nominato per la Silver Star. Sei anni dopo i Marine hanno ricordato le azioni di Raible sul campo di battaglia.

Gli F-35 del Corpo dei Marine

Gli Stati Uniti dovrebbero acquistare complessivamente 1763 F-35A per l’Air Force, 353 F-35B e 67 F-35C per il Corpo dei Marine e 260 F-35C per la US Navy. I costi di sviluppo, acquisizione e produzione sono ora stabilizzati a 406 miliardi di dollari. L’F-35 del 1994 sarebbe dovuto costare 28 milioni di dollari per l’Air Force, 35 milioni di dollari per il Corpo dei Marine e 38 milioni di dollari per la Marina. L’attuale costo unitario della piattaforma F-35B si attesta sui 122 milioni ed 800 mila dollari, il 33 % in dell'F-35A.

Il Corpo dei Marine è stato il primo ad aver raggiunto nel luglio del 2015 la Capacità Operativa Iniziale con l’F-35B con prima rotazione avvenuta nel 2017 in Giappone. L'Air Force ha raggiunto la Capacità Operativa Iniziale con l’F-35A nel 2016. La US Navy, infine, dovrebbe dichiarare tale capacità per l’F-35C nel febbraio del prossimo anno.

Il Marine Fighter Squadron 121 ha ricevuto il suo primo F-35B nel novembre del 2012, tre anni prima che venisse certificata la Capacità Operativa Iniziale avvenuta il 31 luglio del 2015. Il Gruppo 1 del Corpo dei Marine ha raggiunto la Capacità Operativa Iniziale con il blocco software 2B. Il 2B conferisce Close Air Support basilare con la possibilità di lanciare AMRAAM (Advanced Medium Range Air to Air Missile), JDAM (Joint Direct Attack Munition) e GBU-12 (laser-guided aerial bomb). Gli F-35B sostituiranno gradualmente gli F-18 Hornet e gli AV-8B Harrier in servizio con i Marine e cambieranno radicalmente i requisiti C5I. Sedici piattaforme F-35B con Capacità Operativa Iniziale del Marine Fighter Squadron 121 sono state schierate nel gennaio dello scorso anno presso la MCAS Iwakuni, in Giappone ed integrate nel Forward Deployed Naval Forces operativo nella regione. Lo scorso marzo sei F-35B dei Marine sono stati schierati a bordo della nave d'assalto anfibio USS Wasp (LHD-1). Lo scorso luglio, infine, altri sei F-35B del VMFA-211 sono stati trasferiti a bordo della USS Essex per una missione di addestramento tra il Corno d’Africa ed il Medio Oriente. Martedì scorso l'ARG dell'Essex era in navigazione nel Golfo Persico.

L'Essex Amphibious Ready Group con sede a San Diego, California, è composta dall'unità d'assalto anfibio USS Essex (LHD-2) della classe Wasp. L’Essex trasporta sei F-35B del VMFA 211 "Wake Island Avengers". Dell’Amphibious Ready Group o ARG fanno parte anche le unità da trasporto anfibio USS Anchorage (LPD-23) della classe San Antonio e USS Rushmore (LSD-47) della classe Whidbey Island. Attualmente l’Essex Amphibious Ready Group è in pattugliamento nell'Oceano Indiano.

Mini-Carrier Strike Group

Il primo Expeditionary Strike Group con componente di volo formata dagli F-35B, sarà formata da tre cacciatorpediniere missilistiche e da un sottomarino d’attacco. Nelle intenzioni, il Corpo dei Marine vorrebbe dare vita al concetto dei Mini-Carrier Strike Group basati sulle portaerei d'assalto anfibio classe America. Il nuovo concetto tattico rielabora il ruolo delle unità di superficie per minacciare le navi nemiche e gli obiettivi terrestri da diverse angolazioni. I Mini-Carrier Strike Group, che potranno essere implementati con altre unità, costringeranno l'avversario a destinare loro enormi risorse, come i sottomarini e gli aerei. L'F-35B diventerà quindi il pilastro per le missioni di proiezione dei Marine.

Perchè utilizzare l'F-35B in Afghanistan?

Prima di essere impiegati in Afghanistan, gli F-35B del VMFA-211 hanno sorvolato la Somalia in missioni di ricognizione. Entrambi i paesi non richiederebbero in alcun modo le costose capacità dell'F-35 o dell'F-22 considerando la natura permissiva del contesto aereo. Basti pensare, ad esempio, che proprio per l'Afghanistan, l'Air Force sta pensando ad una flotta ad elica a cui affidare gli attacchi aerei. In sintesi: Tali teatri non rappresentano in alcun modo dei test reali. Tuttavia il Pentagono ha l'esigenza di integrare la piattaforma di quinta generazione nelle missioni di routine e testare con rischi minimi i metodi di dispiegamento rapido in condizioni di combattimento dopo oltre due decenni e centinaia di miliardi di dollari investiti nel suo sviluppo. Il vantaggio principale dell'F-35B sarebbe la sua capacità di reagire rapidamente ed in modo flessibile così da supportare le unità sul campo.

I Marine, quindi, continueranno ad integrare ulteriormente l'F-35B nelle loro operazioni quotidiane per validare ulteriormente la piattaforma e sviluppare tattiche, tecniche e procedure in ambienti operativi.

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