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Siria, i raid russi hanno liberato 150 città in un mese

Solo nei primi dieci giorni di gennaio l’aviazione russa ha portato avanti oltre 300 missioni in Siria, colpendo quasi 1100 obiettivi dei terroristi dello Stato Islamico

Siria, i raid russi hanno liberato 150 città in un mese

In un mese i raid dell’aviazione russa in Siria hanno liberato dai terroristi più di 150 tra città e villaggi. “I più grande successi – ha spiegato oggi Sergey Rudskoy, direttore del Dipartimento operativo dello Stato Maggiore russo - sono stati raggiunti nelle province di Aleppo, Latakia, Hama, Homs e Raqqah”.

La Russia ha cominciato le sue operazioni militari in Siria lo scorso 30 settembre, dopo l’approvazione da parte del senato di Mosca dell’uso delle forze armate russe contro i terroristi al di fuori del proprio territorio. E da quel giorno gli attacchi contro i tagliagole dello Stato Islamico non si sono mai fermati.

Solo nei primi dieci giorni di gennaio l’aviazione russa ha portato avanti oltre 300 missioni in Siria, colpendo quasi 1100 obiettivi. Il generale ha spiegato che “a seguito degli attacchi aerei i gruppi terroristici hanno subito pesanti perdite di uomini e attrezzature militari”.

I bombardamenti russi hanno colpito le infrastrutture dello Stato Islamico, le strutture petrolifere e i depositi di equipaggiamento militare. “I raid sono serviti per indebolire il potenziale dei terroristi e hanno fornito sostegno diretto alle truppe dell’esercito siriano”. I raid aerei, ha spiegato Sergey Rudskoy,sono stati condotti su richiesta del presidente Bashar Assad.

In conclusione il generale ha segnalato che “nonostante tutti gli sforzi della comunità internazionale per contenere i terroristi, dalla Turchia, nella parte nord-orientale della provincia di Latakia, continuano ad arrivare combattenti per aggregarsi allo Stato Islamico”.

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