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India, bruciata viva a 16 anni. Voleva continuare a studiare

I particolari della vicenda sono stati riferiti in una denuncia alla polizia dal fratello maggiore della vittima

India, bruciata viva a 16 anni. Voleva continuare a studiare

Una giovane di 16 anni è stata bruciata viva dal padre e dalla matrigna nello Stato nordorientale indiano di Bihar per aver rifiutato di sposarsi con un uomo di età molto superiore alla sua, volendo a tutti i costi continuare a studiare. In un reportage di prima pagina il quotidiano Mail Today racconta oggi che la giovane, Khushboo Kumari, è morta venerdì nell'ospedale di Patna per la gravità delle ustioni riportate sul 90% del suo corpo.

I particolari della vicenda sono stati riferiti in una denuncia alla polizia dal fratello maggiore della vittima, Amrit Raj, che ha accusato apertamente di omicidio suo padre, Sunil Takhur, la matrigna, Poonam Devi e altri parenti, per il momento tutti latitanti.

Il grave episodio, avvenuto il 3 febbraio in uno degli Stati più arretrati dell'India, dimostra secondo il giornale quanto sia grande la strada da percorrere per la campagna "Salva la bambina, educa la bambina", lanciata lo scorso anno dal premier Narendra Modi.

Khushboo frequentava la scuola superiore con brillanti risultati, ma la matrigna due mesi fa aveva accettato per lei la richiesta di matrimonio di un uomo molto più grande di età.

"Non voglio sposarmi, voglio studiare!", aveva risposto lei, respingendo la decisione. Furiosi per l'atteggiamento di sfida della ragazza, i genitori ne hanno decretato la morte e dopo aver versato sul suo corpo una grande quantità di cherosene vi hanno appiccato il fuoco dandosi poi alla fuga

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