Mondo

India: "La Cina è nel raggio delle nostre testate termonucleari"

L'India annuncia l’entrata in produzione del missile balistico intercontinentale Agni-V: potrebbe colpire bersagli in tutta l’Asia e nell’Europa orientale

India: "La Cina è nel raggio delle nostre testate termonucleari"

“Il missile Agni-V è in grado di colpire l’intero territorio cinese. Le principali città della Cina come Pechino, Shanghai, Guangzhou e Hong Kong sono nel raggio d'azione del nuovo Icbm”. E’ quanto titola oggi il New Delhi Television Limited annunciando l’entrata in produzione del nuovo sistema d’arma. Il sistema Agni-V è ritenuto l'Icbm più avanzato dell'India.

L'Agni-V (fuoco in Hindi) è stato testato per la prima volta il 19 aprile del 2012. Tre lanci sono stati effettuati rispettivamente il 15 settembre del 2013, il 31 gennaio del 2015 ed il 26 dicembre del 2016. Il missile balistico intercontinentale Agni-V è stato lanciato in configurazione finale lo scorso 18 gennaio dall’isola di Abdul Kalam, nella parte nordorientale del subcontinente indiano, al largo delle coste dello stato orientale dell'Orissa. Il sesto ed ultimo test si è svolto il 3 giugno scorso. L’entrata in produzione del primo lotto sancisce il successo del sistema d'arma. Il Comando delle forze strategiche dell’India dovrà effettuare altri due lanci sperimentali prima che il sistema da 50 tonnellate possa entrare in produzione di massa.

India: missile balistico intercontinentale Agni-V

L'Agni-V è un missile balistico a tre stadi a combustibile solido di 17 metri, diametro di due, sviluppato dal Defence Research and Development Organisation (DRDO) dell'India. Basato su lanciatore mobile a sette assi, è progettato per trasportare un carico utile di 1,5 tonnellateg a 5800 chilometri di distanza. Sebbene sviluppato come aggiornamento del missile balistico a raggio intermedio Agni-III, l'Agni-V è un progetto completamente nuovo. Il primo stadio (fino a 40 km di altezza) è stato adattato dal sistema Agni-III. Secondo (150 km) e terzo stadio (300 km di altezza) sono stati realizzati in materiale composito. Il missile raggiunge gli 800 km prima di rientrare nell'atmosfera terrestre per colpire il bersaglio. Il 60% dei sottosistemi utilizzati nell'Agni-V provengono dall'Agni-III. I tre stadi del missile a propellente solido sono stati testati indipendentemente nel 2011. Il sistema di navigazione inerziale basato su giroscopio laser ad anello e l'accelerometro, sono stati sviluppati utilizzando tecnologie avanzate.

Nei primi due test, avvenuti rispettivamente nell’aprile del 2012 e nel settembre del 2013, l’Icbm è stato lanciato in configurazione aperta. Nei successivi due test avvenuti nel gennaio del 2015 e nel dicembre del 2016, l'Agni-V è stato testato da un tubo di lancio sigillato ermeticamente. Soprannominato China-killer dai media indiani, è il primo sistema d’arma in grado di colpire tutto il territorio cinese. In realtà, il missile ha nel suo raggio tutta l’Asia e parte dell’Europa orientale. Per intenderci: se venisse lanciato dall’isola di Abdul Kalam, l'Agni-V avrebbe nel suo raggio utile l’intera Sicilia. Per i cinesi, l'Agni-V avrebbe un raggio utile di ottomila km (l'autonomia può essere ulteriormente aumentata riducendo il carico utile). Secondo Pechino il governo indiano ha deliberatamente minimizzato la capacità del missile per evitare di destare preoccupazione negli altri paesi. La portata utile effettiva del missile Agni-V è classificata. Quello che entrerà in servizio con le forze strategiche dell’India dovrebbe possedere la capacità di trasportare da a tre a dieci testate MIRV. L'India è il sesto paese dopo Stati Uniti, Russia, Cina, Francia e Regno Unito a possedere capacità LRBM (long-range ballistic missile).

Oltre ai missili a corto raggio Prithvi e Dhanush, lo Strategic Forces Command gestisce i missili Agni-I (700km), Agni-II (2000 km) e Agni-III (2500 km) principalmente orientati verso il Pakistan. L'Agni-IV (3500 km) e l'Agni-V (5800 km) sono specificamente pensati per la deterrenza contro la Cina. Secondo la stima della Federazione degli Scienziati Americani, l’India possiede un arsenale strategico di 130 testate termonucleari schierate su diversi vettori. Insieme a Pakistan e Corea del Nord, l'India è uno dei 13 paesi a non aver firmato il Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari.

Perchè i lanciatori mobili

La teoria alla base di un Icbm mobile è molto semplice. A causa dello loro peculiare asimmetria strategica (la mobilità) i lanciatori sarebbero al riparo da possibili attacchi preventivi del nemico. Gli Icbm mobili avrebbero la capacità di lanciare da qualsiasi parte del territorio indiano con preavviso minimo e tempi di esecuzioni minori rispetto ad un bombardiere o un sottomarino. Sarebbe impossibile (è un concetto generale) monitorare e colpire tutti i lanciatori di una potenza strategica schierati casualmente sul proprio territorio ed in costante movimento.

L'evoluzione della tecnologia MRV

La tecnologia Multiple Reentry Vehicle, MRV, si basa sulla capacità di conferire ai missili balistici un maggiore letalità, pur mantenendone invariato il numero. Le testate MRV conferiscono al missile la capacità di colpire con diversi vettori un singolo bersaglio. Il concetto si è poi evoluto nelle testate MIRV o Multiple Independently Targetable Reentry Vehicle. A differenza delle MRV le testate MIRV colpiscono diversi bersagli invece di massimizzare la loro efficacia su un solo obiettivo. Le testate MARV o Maneuverable Reentry Vehicle, infine, rappresentano l’ultima evoluzione delle MIRV. Le MARV sono ritenute in grado modificare il proprio percorso in volo con brusche manovre così da ingannare i sistemi anti-balistici. Le piattaforme ipersoniche, che entreranno in servizio tra 10/15 anni, riscriveranno il modo stesso di concepire una difesa antimissile ed imporranno un cambiamento nella postura nucleare deterrente.

India: missile balistico intercontinentale Agni-VI

L'Organizzazione indiana per la ricerca e lo sviluppo della difesa è al lavoro sull'Icbm di prossima generazione Agni-VI denominato Surya, sole. In base alle scarsissime informazioni diramate si tratta di un missile a quattro stadi con capacità MIRV/MARV in grado di colpire bersagli a 10/12mila chilometri. Gli studi sul sistema d'arma da ottanta tonnellate sarebbero iniziati nel 1994.

L'Agni-VI dovrebbe sfruttare il know-how acquisito dall'India con il Polar Satellite Launch Vehicle, PSLV, il lanciatore del programma spaziale di Nuova Delhi.

Commenti