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India, muore il figlio della 13enne stuprata

La ragazzina all'ottavo mese di gravidanza aveva appena ottenuto l'ok dalla Corte Suprema per abortire

India, muore il figlio della 13enne stuprata

Era stata stuprata e messa incinta da un collega del padre. Non ha scoperto la gravidanza, però, fino a quando i genitori non l'hanno mandata dal dottore per curare la sua "obesità". È successo in India, a Mumbai, protagonista una ragazza di soli 13 anni.

Nonostante la legge indiana vieti l'aborto a chi ha superato la 20esima settimana di gravidanza, la Corte Suprema, viste le circostanze, aveva autorizzato la tredicenne a sottoporsi all'intervento. Una "sentenza senza precedenti", così l'aveva definita il medico indiano Nikhil Datar, che ha scoperto la gravidanza. Purtroppo, però, l'epilogo di questa storia è tutt'altro che positivo. La tredicenne si è infatti sottoposta all'intervento venerdì. Durante l'operazione i medici, per paura di mettere a repentaglio la vita della ragazza eseguendo l'aborto, hanno optato per un parto cesareo. Il bimbo, leggermente sottopeso, è stato messo in terapia intensiva, ma è morto dopo sole 48 ore.

Secondo il Times of India, il piccolo ha avuto problemi polmonari e gravi difficoltà respiratorie. La famiglia si era anche detta disposta a tenere il bambino.

La vicenda aveva diviso l'opinione pubblica fra favorevoli e contrari all'aborto, e aveva catturato gà nelle settimane scorse l'attenzione dei media locali e internazionali.

Un caso simile è stato segnalato a maggio, quando una bambina di dieci anni, violentata dal patrigno, ha abortito alla ventesima settimana di gravidanza.

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