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India, la scoperta di 25 mucche uccise ha causato omicidi e violenze

L'episodio è accaduto in un villaggio di Bulandshahr, nell'Uttar Pradesh (stato dell'India nord-occidentale). Sono stati uccisi un poliziotto e un civile, sono stati incendiati diversi mezzi e assaltata una caserma

India, la scoperta di 25 mucche uccise ha causato omicidi e violenze

In India la scoperta di 25 mucche macellate ha causato un'ondata di violenza che è sfociata in omicidi e incendi. La violenza è iniziata nella mattinata del 3 dicembre quando le carcasse sono state ritrovate scaricate in un'area boschiva fuori da un villaggio del Bulandshahr (Uttar Pradesh occidentale).

La gente del posto e degli attivisti indù radicali hanno prima raccolto le carcasse con un trattore, poi hanno cercato di bloccare la strada e, infine, hanno attaccato la Polizia quando ha cercato di riaprire la strada.

La folla violenta ha ucciso un ispettore della polizia e un civile ventenne del villaggio, ha gravemente ferito un altro poliziotto, quindi ha incendiato una stazione di polizia (quella di Chingrawathi) e diversi veicoli.

La polizia ha detto che l'ispettore ucciso, Subodh Kumar Singh, è stato colpito da una pallottola, dopo essere stato ferita alla testa. Adesso le forze dell'ordine stanno cercando gli autori delle violenze che sono stati immortalati da alcuni video. Una di queste riprese mostra il corpo dell'ispettore Singh appeso al suo Suv nero della polizia, auto che presenta il parabrezza in frantumi e le porte aperte. Mentre risuonano i colpi di pistola, si sente urlare la folla "goli maro" ("sparagli").

Una squadra di investigazione speciale è stata immediatamente costituita per indagare sui fatti e lo stesso primo ministro dello stato, Yogi Adityanath (un monaco e politico nazionalista indù che guida l'Uttar Pradesh dal 19 marzo 2017), ha chiesto un rapporto preliminare entro due giorni.

Ram Asre, che stava in auto con l'ispettore Singh, ha detto alla Ndtv che era la seconda volta che i manifestanti li attaccavano. L'ispettore era già stato ferito in un precedente attacco e mentre lo stava portando in ospedale la folla li ha nuovamente raggiunti. "Io sono scappato per salvarmi la vita", ha detto Asre, "non so con precisione quello che ha fatto la folla quando ha raggiunto la jeep".

L'attacco è stato portato a termine da circa 400 persone che prima si sono radunate e poi hanno lanciato pietre: una ha colpito alla testa l'ispettore poi ucciso, altre hanno provocato il ferimento di un altro paio di poliziotti. Nonostante il notevole dispiegamento di forze di polizia, la folla ha poi dato fuoco al locale ispettorato, incendiando anche i veicoli parcheggiati nelle vicinanze.

Cinque compagnie della Rapid Action Force e sei compagnie dell'Armate Constabulary provinciali sono state mandate come rinforzi per reprimere le violenze.

A quanto pare la folla ha collegato l'uccisione delle mucche (che per la religione indù sono considerate sacre) con un evento islamico di tre giorni che si è concluso proprio il 3 dicembre e si teneva a soli 50 km di distanza. Dei vigilantes indù vagano spesso per le strade nel nord dell'India per proteggere le mucche (spesso più protette delle donne), provocando frequentemente attacchi contro la popolazione musulmana (che rappresenta il 14% del miliardo e 300 milione di abitanti dell'immenso paese asiatico).

Secondo il portale di dati statistici IndiaSpend, dal 2014, quando il Bharatiya Janata Party del Primo Ministro Narendra Modi è salito al potere, ben trentanove persone sono state uccise durante violenze legate alle mucche. Modi ha condannato gli attacchi e promesso una dura azione contro i violenti, ma i leader dell'opposizione accusano il governo di sostenere indirettamente i cosiddetti vigilantes delle mucche indù.

A luglio, la Corte suprema indiana aveva chiesto al governo di emanare una nuova legislazione per porre fine all'aumento della violenza e dei linciaggi avverso persone accusate di furto di bestiame, di rapimenti di minori e altri crimini.

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