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Indonesia, sale il numero dei morti. Si teme una crisi sanitaria

Sono undici mila le persone che devono fare i conti con la carenza di acqua potabile e di medicinali

Indonesia, sale il numero dei morti. Si teme una crisi sanitaria

Lo tzunami che ha colpito le isole di Giacarta e Sumatria, in Indonesia, lo scorso 23 dicembre ha portato alla morte 429 persone.

Altre 154 sono disperse. Questo è il nuovo tragico bilancio secondo quanto riporta il Guardian che cita l'Agenzia indonesiana per la gestione delle calamità naturali. Una tragedia, appunto. E mentre le ricerce non si fermano, la situazione su queste isole è davvero complicata. È diventato difficilissimo portare i medicinali e i beni di prima necessità ai sopravvissuti e agli sfollati. Undici mila, infatti, sono le persone che devono fare i conti con la carenza di acqua potabile e di medicinali.

Gli operatori sanitari, intervenuti nelle isole dello Stretto della Sonda, distrutte dopo l'onda anomala scatenata dall'eruzione dell'Anak Karakatau, hanno lanciato l'allarme su una possibile crisi sanitaria. "Molti bambini sono malati, hanno la febbre, mal di testa e non hanno abbastanza acqua", denuncia Rizal Alimin, un medico volontario in una scuola trasformata in rifugio di fortuna.

Abu Salim, volontario dell'associazione Tagana, invece, ha spiegato che gli operatori umanitari riescono a malapena a stabilizzare la situazione. "Oggi ci concentriamo sull'assistenza ai rifugiati che si trovano nei centri, installiamo cucine e distribuiamo attrezzature logistiche - ha spiegato -.

Le persone "non hanno ancora accesso all'acqua potabile, molti rifugiati sono andati in zone alte e non siamo stati in grado di raggiungerli".

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