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Inghilterra, si fa un selfie con l'amico. Poi lo pesta e lo seppellisce vivo

Il 24enne, trovato da un passante qualche ora dopo il brutale pestaggio, è spirato dopo due settimane di agonia nell’ospedale presso cui si trovava ricoverato

Inghilterra, si fa un selfie con l'amico. Poi lo pesta e lo seppellisce vivo

Ucciso e sepolto vivo dal suo migliore amico e datore di lavoro, una storia che per la sua brutalità ha sconvolto Cresswell e tutta l’Inghilterra. La vittima è il 24enne Darren Bonner, un giovane con un passato difficile alle spalle ed un’esistenza fatta di alcol e droga. La possibilità di un riscatto l’aveva ricevuta dal suo amico di una vita Richard Spottiswood, 34 anni, che gli aveva proposto un impiego nella sua piccola azienda agricola in cui si occupava della produzione di canapa.

Secondo quanto riportato dalla Bbc, inizialmente le cose sarebbero andate bene, poi, per cause ancora non del tutto chiare, il rapporto tra i due si sarebbe rovinato, evidentemente in modo irrimediabile. Il punto di non ritorno dovrebbe esser stato un violento litigio avvenuto qualche giorno prima della tragedia. Secondo un’ipotesi non confermata, il datore di lavoro aveva scoperto, o sospettava, che il 24enne avesso stretto dei legami con alcuni spacciatori del posto, cosa che lo avrebbe fatto infuriare fino ad arrivare al gesto estremo.

Durante le indagini è emerso il fatto che i due amici avevano trascorso insieme il giorno della tragedia, in compagnia anche della fidanzata di Spottiswood, la 29enne Lucy Burn, con la quale avevano scattato un selfie poco prima del brutale omicidio.

Secondo le ricostruzioni effettuate dagli inquirenti, il 34enne avrebbe colpito il giovane amico con una spranga per tramortirlo e lo avrebbe in seguito strangolato. Dopo averlo spogliato, lo ha gettato in una piccola fossa e seppellito sotto terra e rami. È stato un passante qualche ora dopo a udire i lamenti del 24enne ed a chiamare polizia e soccorsi. Bonner è deceduto dopo due settimane di agonia presso l’ospedale in cui era stato ricoverato.

Immediatamente l’attenzione degli investigatori si è concentrata su coloro che avevano trascorso con la vittima le sue ultime ore di vita, ovvero Spottiswood e la compagna. Nonostante che si siano sempre dichiarati innocenti, gli elementi in mano alle forze dell’ordine li hanno inchiodati alle loro responsabilità.

Per l’uomo una condanna a 22 anni di carcere, mentre per la Burn, rea di aver mentito per difendere il compagno, una pena di 30 mesi.

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