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Anche l'Iran ai colloqui per la Siria. "Ora si comincia a ragionare"

Per la prima volta l'invito esteso a Teheran, mossa che i sauditi non vedono di buon occhio

Il Segretario di Stato Kerry e il ministro degli Esteri Zarif a Vienna
Il Segretario di Stato Kerry e il ministro degli Esteri Zarif a Vienna

È atteso per domani l'incontro a Vienna tra il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov e quelli di Stati Uniti, Arabia Saudita e Turchia. Una girandola di faccia a faccia di cui parla l'agenzia Tass e che arrivano dopo l'invito all'Iran a unirsi ai colloqui per la risoluzione della crisi siriana nella capitale austriaca.

È un "primo segnale di raziocinio", scrive l'agenzia semi-ufficiale iraniana Irna, che invita anche gli americani e la coalizione a riconoscere gli errori commessi in Siria.

"Spetta ai leader iraniani", aveva spiegato ieri il portavoce del Dipartimento di Stato, John Kirby, decidere se prendere o meno parte ai colloqui. E da Teheran la risposta è arrivata: in Austria ci saranno lo stesso ministro Zarif e il suo vice Hossein Amir-Abdollahian. Cosa che i sauditi e l'opposizione non vedono per nulla di buon occhio.

Il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, ha sentito ieri Lavrov e nella conversazione telefonica i due hanno ribadito la necessità di una "promozione del processo politico da parte di tutti i maggiori Paesi della regione senza alcuna eccezione".

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