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Isis, giustiziati i disertori: 120 esecuzioni in tre mesi

Sorpresi durante la fuga, diversi jihadisti sono stati giustiziati con esecuzioni pubbliche. Il fronte interno è sempre più instabile e rischia la rottura Sostieni il reportage

Isis, giustiziati i disertori: 120 esecuzioni in tre mesi

L'Isis rischia di sfaldarsi. I casi di diserzione sono aumentati in modo consistente negli ultimi mesi. E di fatto i jihadisti per frenare l'emorragia di uomini hanno hanno dato vita ad una serie di esecuzioni per punire i ribelli. Altri cinque disertori sono stati catturati e dovrebbero essere giustiziati, come i 120 jihadisti che secondo l’Ondus hanno cercato di fuggire negli ultimi tre mesi dello scorso anno. Nello scontro a fuoco sono stati uccisi anche 4 dei miliziani che hanno sbarrato la strada ai disertori. Lo scorso mese sono stati rinvenuti i resti di 30-40 uomini, molti dei quali apparentemente asiatici, nella città di Tabqa; secondo il gruppo attivista Raqqa is Being Slaughtered Silently, è possibile che i resti fossero di alcuni combattenti jihadisti che sono stati sorpresi durante la fuga, e dunque uccisi. empre più numerosi sono i casi in cui, stando all'Osservatorio siriano per i diritti umani con sede in Gran Bretagna, membri dell'Isis si uccidono tra di loro, o più precisamente uccidono chi non è più convinto di voler continuare a far parte di questa battaglia.

Le esecuzioni pubbliche hanno avuto infatti ucciso nelle ultime settimane almeno un centinaio di membri dello stesso Isis. Alcuni erano stati accusati di spionaggio, uno di fumo, ma diffuso è il sospetto che la maggior parte delle vittime fosse costituita da militanti che avevano cercato di fuggire.

Insomma adesso il fronte del terrore appare molto più debole di qualche tempo fa.

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