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Isis, primi raid dalla portaerei Usa nel Mediterraneo

La portaerei Usa Harry S Truman ha lanciato raid aerei contro l’Isis dal Mediterraneo orientale, per la prima volta nella campagna di quasi due anni contro il Califfato

USS Dwight D. Eisenhower
USS Dwight D. Eisenhower

Contro l'Isis partono i raid aerei americani direttamente dalla portaerei Harry S Truman, nelle acque del Mediterraneo orientale. È la prima volta che avviene nella campagna contro il Califfato. Lo rende noto il comando Usa di stanza in Europa. Si tratta anche della prima volta dall’inizio della guerra in Iraq nel 2003 che viene utilizzata una portaerei americana nel Mediterraneo per prendere di mira bersagli posti in Medio Oriente. La Marina americana non specifica se gli obiettivi siano stati colpiti in Siria o in Iraq, né che di che tipo di target si tratti.

La più grande minaccia globale

Per gli Stati Uniti l'Isis "resta la più grande minaccia globale", si legge nel rapporto sul terrorismo diffuso il 2 giugno dal dipartimento di Stato americano. "Mantiene una formidabile forza in Iraq e in Siria", e conta fino a 5000 combattenti in Libia, anche se dalla seconda metà del 2015 ha cominciato a perdere potere, territori e fonti di finanziamento, mentre l’Iran "rimane il principale sponsor del terrorismo nel 2015".

Per quanto riguarda l’Iran, stando al rapporto, esso ha fornito al terrorismo "un ampio supporto, inclusi finanziamenti, addestramento ed equipaggiamento, a vari gruppi nel mondo, in particolare Hezbollah. L’Iran - prosegue il documento - continua ad essere profondamente coinvolto nel conflitto in Siria, lavorando strettamente con il regime di Assad per contrastare l’opposizione siriana, e anche in Iraq, dove continua a fornire supporto ai gruppi di miliziani, inclusa l’organizzazione terroristica straniera Katàib Hezbollah".

Inoltre "è stato implicato per il suo sostegno agli attacchi violenti del gruppo di opposizione sciita in Bahrain".

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