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Israele ha annullato l'accordo con l'Onu sui migranti

L'accordo sui migranti stipulato tra Onu e Israele non ha retto nemmeno 24 ore. Resta il problema dei migranti africani arrivati irregolarmente

Israele ha annullato l'accordo con l'Onu sui migranti

È un accordo che non ha retto nemmeno ventiquattr'ore quello raggiunto tra Israele e l'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di immigrazione, grazie al quale 16.250 africani entrati nel Paese illegalmente e arrivati da Eritrea e Sudan avrebbero dovuto essere ricollocati in una serie di Paesi occidentali, in cambio della regolarizzazione di altrettante persone.

Dopo che ieri sera in un post su facebook il premier Benjamin Netanyahu aveva annunciato che avrebbe rivisto i termini dell'intesa, a seguito di pressioni crescenti soprattutto nella destra israeliani, che sostiene il suo governo, oggi è arrivata la notizia dell'annullamento definitivo dell'intesa con l'Unhcr.

"Dopo aver ascoltato molte osservazioni sull’accordo, ho esaminato vantaggi e svantaggi e ho deciso di annullarlo", ha messo in chiaro il premier israeliano, che non doveva aver fatto i conti con l'ostilità di molti ministri del suo stesso governo.

Fallito questo tentativo, resta da capire che cosa sarà degli immigrati africani arrivati illegalmente, la maggior parte dei quali vivono a sud della città di Tel Aviv. Nei mesi scorsi si era fatta strada l'ipotesi dell'espulsione di circa 40mila persone, che era poi stata bloccata dalla magistratura.

Ora Bibi promette: "Manderemo comunque via quegli infiltrati".

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