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Israele, bus separati per palestinesi? Bocciata la proposta del governo

Netta la risposta delle opposizioni, che avevano denunciato una sorta di apartheid, dopo la proposta del ministero della Difesa

Israele, bus separati per palestinesi? Bocciata la proposta del governo

Una proposta decisamente controversa, che aveva fatto parlare alcuni di una sorta di apartheid per gli autobus in Cisgiordania. Se il ministero della Difesa israeliano avesse avuto campo libero, i palestinese non avrebbero più potuto viaggiare sugli stessi mezzi usati dagli israeliani. Inoltre, per tornare a casa, avrebbero dovuto attraversare gli stessi posti di blocco usati all'andata.

Una misura a cui è stato dato lo stop, dopo che a ottobre era arrivata la proposta del ministro della Difesa, Moshe Ya'alon. Oggi il primo ministro Netanyahu e il titolare della Difesa hanno sospeso il programma, che avrebbe portato a numerose complicazioni per i palestinesi che lavorano in Israele, a cui non è consentito pernottare nel Paese.

Nettissima era stata la risposta negativa da parte delle opposizioni.

Isaac Herzog, leader di Unione Sionista, aveva parlato di un piano che era "puro razzismo", mentre la numero uno del partito di sinistra Meretz, Zahava Gal-on aveva rincarato la dose: "La separazione è solo un sintomo di 48 anni di occupazione, che ci vuole ciechi nei confronti dei palestinesi perché possiamo vivere con noi stessi".

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