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Kasuga Taisha a Nara, dove mille lanterne fanno luce agli dèi

Nel tempio shintoista dove "abitano" le divinità fondatrici del Sol Levante. Mille e più lanterne, dono dei fedeli, illuminano il fascino dell'antica religione

Kasuga Taisha a Nara, dove mille lanterne fanno luce agli dèi

Mille lanterne, quattro altari. Una storia, unica, attraversa quasi duemila anni. Il Kasuga Taisha, a Nara, è uno dei santuari più antichi e affascinanti di tutto il Giappone.

Un serpentone, rigorosamente in salita, taglia l’area sacra allo Shintoismo fondativo. Da un lato e dall’altro della via che, partendo dal parco conduce fin su agli altari sacri, si susseguono circa duecento lanterne. Antichissime, in pietra, le loro fiammelle – ancora oggi – guidano i pellegrini nel cuore del santuario (guarda le foto).

Sono quattro le divinità che “abitano” questo luogo sacro. Sono conosciute, come unico gruppo divino, come i Kasuga Daimyojiin, i grandi dèi di Kasuga. Si tratta di Takemikazuchi, il dio del Tuono e della Spada che secondo il mito fu il primo combattente di sumo della storia. C’è poi Futsunushi, lo Spirito della Spada, grande generale della suprema dea Amaterasu, “madre” del Sol Levante. Un altro altare, infine, è consacrato a Amenokoyane, mitico fondatore del clan Nakatomi. Particolarmente benemerito perché (secondo la leggenda), con i suoi incantesimi, avrebbe favorito la discesa in terra di Ninigi, il divino nipote di Amaterasu, primo sovrano del Giappone. Infine, accanto a lui, si adora anche Himegami sua consorte.

Il santuario, che si arrampica lento sulla collina di Wakakusa-yama, fu fondato nel 768 per volontà del clan Fujiwara. Da allora, e fino a oggi, s’è imposto come uno dei più importanti siti religiosi per lo Shintoismo tanto che ogni anno, l’Imperatore spedisce suoi dignitari a presenziare ai riti religiosi che qui vengono celebrati. Tutt’attorno agli altari, sono appese quasi migliaia di lanterne, perlopiù in bronzo. A differenza di quelle in pietra che accompagnano il viale, queste vengono accese solo due volte l’anno per la festa delle Diecimila Lanterne (Mantoro) che cade a febbraio e ritorna poi ad agosto.

Si tratta di doni votivi. Quelle lucerne, infatti, sono state offerte agli dèi da devoti e fedeli.

E rappresentano una testimonianza tangibile dell'attaccamento alle tradizioni dei giapponesi che ancora oggi affollano le strade custodite dagli alberi e popolate dai cervi sacri che popolano l'antichissima capitale del Giappone.

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