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Kerry contro Netanyahu: "Ricordate Nel 2002 voleva l'invasione in Iraq"

A pochi giorni dal discorso al Congresso del premier israeliano, sempre più chiara la spaccatura con gli Stati Uniti

Kerry contro Netanyahu: "Ricordate Nel 2002 voleva l'invasione in Iraq"

Mentre si avvicina la data in cui il premier israeliano Benjamin Netanyahu parlerà al Congresso degli Stati Uniti, invitato dal presidente repubblicano della Camera, John Boenher, continua il duello a distanza con la Casa Bianca, che sulla sua visita ha avuto molto poca voce in capitolo.

Netanyahu sarà a Washington per parlare delle trattative in atto con l'Iran e convincere gli Stati Uniti che un accordo non è consigliabile e sarebbe una porta aperta a un futuro da potenza nucleare per Teheran. E il Segretario di Stato, John Kerry, ha voluto ricordare alla commissione Esteri che il premier arrivò nella capitale americana anche nel 2002, quando in ballo c'era la possibile invasione dell'Iraq.

Allora, ha ricordato Kerry, la visita di Netanyahu era da privato cittadino e la sua testimonianza era stata ascoltata il 12 settembre al Congresso. "Come ricorderete, parlò apertamente dell'importanza di invadere l'Iraq e tutti sappiamo quali siano state le conseguenze di quella decisione", ha detto il Segretario di Stato.

"Se togliere di mezzo Saddam, il regime di Saddam, vi garantisco che la cosa avrò enormi conseguenze positive per la regione", aveva detto l'attuale premier israeliano. E il fatto che l'amministrazione Obama lo ricordi ora è un modo per ribadire una spaccatura crescente con Washington.

Non è stato peraltro soltanto Kerry a farsi avanti. Susan Rice, consigliere per la sicurezza ha espresso il dubbio che la visita possa ledere il supporto biliterale di cui Israele gode negli Stati Uniti.

Ad ascoltare Netanyahu non ci saranno né Obama, né il vice Biden e neppure Kerry. Tutti hanno annunciato impegni che gli impediranno di essere presenti. E nei giorni scorsi, dal canto suo, Netanyahu ha rifiutato l'invito a un incontro da parte dei senatori democratici.

"Potrebbe aggravare la percezione errata di partigianeria sulla mia prossima visita", ha scritto.

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