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L'affondo di Cameron: "Poliziotti più liberi di sparare senza rischiare il processo"

Giro di vite del governo britannico contro il terrorismo: "Si deve poter sparare in caso di minaccia diretta, senza poi rischiare di finire in tribunale". Proteste della sinistra antimilitarista

L'affondo di Cameron: "Poliziotti più liberi di sparare senza rischiare il processo"

Qualcuno, forse, esagerando, l'ha già ribattezzata "Licenza di uccidere".

Fa discutere, dentro e fuori la Gran Bretagna, la proposta del premier britannico David Cameron, di estendere la possibilità per i poliziotti di aprire il fuoco contro i terroristi. Il primo ministro di Sua Maestà, in particolare, vorrebbe rivedere le attuali normative ed estendere le tutele legali per i poliziotti impiegati in operazioni antiterrorismo.

Troppo spesso, sostiene il capo del governo secondo il Sunday Times, gli agenti rischiano di essere incriminati se un sospetto colpito in scontri a fuoco, muore per le ferite riportate. Nei giorni scorso un poliziotto che aveva ucciso nel nord di Londra il 28enne Jermaine Baker, in circostanze ancora da chiarire, ha aperto un caso politico in tutto il Regno Unito.

Dopo le stragi di Parigi, il governo vuole rendere più difficile l'incriminazione degli uomini delle forze dell'ordine che aprono il fuoco non come avvertimento ma per eliminare una minaccia.

Contro la proposta del governo si è già pronunciato duramente il leader del Labour Party Jeremy Corbyn, antimilitarista e da sempre dichiarato oppositore del cosiddetto "grilletto facile".

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