L'Africa vuole proibire il velo integrale

Abolire il velo integrale per contrastare i terroristi. In massima sintesi è questa la proposta avanzata dai rappresentati della Ecowas (Comunità Economica degli Stati dell'Africa Occidentale) che si sono riuniti ad Abuja in occasione dei 40 anni dell'organizzazione. Al meeting hanno partecipato i leader dei 15 Paesi che fanno parte dell'Ecowas ( Benin, Burkina Faso, Capo Verde, Costa d'Avorio, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Liberia, Mali, Niger, Nigeria, Senegal, Sierra Leone e Togo). Al centro del vertice c'è stata la questione della sicurezza soprattutto per quel che concerne la minaccia jihadista. Diversi paesi della regione dell'Africa occidentale hanno visto proliferare nel proprio territorio formazioni islamiste. Il caso ultimo e più eclatante è stato l'attentato all'hotel Radisson Blue di Bamako, commesso da diverse sigle dell'internazionalismo nero africano, e che ha provocato la morte di oltre 20 persone.

Durante la seduta, diversi leader hanno avanzato la proposta di abolire quegli abiti, nello specifico il niqab, che possono facilitare i terroristi nel commettere delle azioni militari o che comunque occultano l'identità delle persone. Altri leader si sono però dimostrati contrari e in primis il presidente del Gambia Yaya Jammeh, che ha presieduto il summit tenendo sempre in mano il Corano e ha specificato che '' Il suo è uno Stato islamico''.

La dichiarazione finale è spettata al presidente della Ecowas Kadré Désiré Ouédraogo che ha concluso: '' I capi di Stato e di governo convengono che alcuni tipi di vestito possono portare a una condotta d'azione preventiva'' e poi ha proseguito dicendo '' Si invita gli Stati membri a prendere, tenendo conto della loro realtà nazionale, delle misure appropriate che mirino a proibire il vestiario che rende difficile l'identificazione delle persone''.

Nel continente africano comunque già diversi stati hanno bandito il niqab e sono: Senegal, Ciad, Camerun, Gabon e Repubblica del Congo.