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Las Vegas, la tattica del cecchino

L'autore della strage di Las Vegas potrebbe aver modificato più armi semiautomatiche. Se avesse utilizzato un solo fucile in modalità automatica per quasi sei minuti di fuoco sostenuto l’arma sarebbe esplosa

Las Vegas, la tattica del cecchino

Il 64enne Stephen Paddock, residente a Mesquite, Nevada, passerà alla storia come l’autore della strage di Las Vegas, la più efferata nella storia moderna degli Stati Uniti. Almeno cinquanta le vittime, tra cui anche diversi poliziotti e quattrocento feriti. Nel momento in cui scriviamo sappiamo ancora poco del contesto tattico. L’uomo si è asserragliato al 32° piano Mandalay Bay Casino, sul Las Vegas Boulevard. Paddock occupava quella camera d'albergo dal 28 settembre scorso. Si trovava centinaia di metri sopra il livello della strada con una perfetta visuale sulla piazza antistante che ospitava migliaia di persone per il Route 91 Harvest, rassegna di musica country. La scelta denota una lucida pianificazione tattica per una missione suicida.

Da quella posizione nessuno avrebbe potuto identificare Stephen Paddock. Dalla piazza nessuno avrebbe potuto individuare da dove provenisse il fuoco. Gli stessi poliziotti presenti al concerto non erano tatticamente in grado di rispondere al fuoco nemico. Paddock, consapevole della sua posizione sopraelevata e praticamente impossibile da intercettare dal suolo, ha avuto tutto il tempo di allestire un arsenale e mirare contro un bersaglio perfetto a 400 metri: un massa di persone a distanza utile di tiro (sia per un fucile d’assalto che per una mitragliatrice). I video diramati confermano un fuoco costante in modalità automatica (il ban federale del 1994 contro i fucili d'assalto è scaduto nel 2004). La polizia di Las Vegas ha confermato che nella stanza al 32° piano del Mandalay Bay Casino sono stati rinvenuti dieci fucili di vario tipo. Inizialmente si parlava di un singolo fucile d’assalto. In attesa di conoscere il sistema d’arma utilizzato, possiamo senza dubbio affermare che l’uomo ha svuotato diversi caricatori in modalità automatica. L'alto rateo di fuoco potrebbe essere stato determinato da un caricatore quadrifilare come quelli a sella tipo Beta C-Mag da cento colpi. Tuttavia, considerando la postazione, la protezione praticamente assoluta dal suolo, la posizione di tiro (certamente stabilizzata con supporto) ed il tempo necessario per riarmare un fucile d’assalto (tre massimo cinque secondi, anche di meno con operatori addestrati), il fuoco di saturazione sarebbe stato assicurato anche con caricatori standard o ad alte capacità. La densità della folla, infine, avrebbe garantito di colpire il bersaglio anche con un fuoco relativamente impreciso.

Mentre scriviamo continuano ad emergere numerosi video della strage di Las Vegas. Tra le urla della folla in fuga, il suono dell’arma (o delle armi) è un indizio.

In alcuni video il rateo di fuoco sembrerebbe incoerente. Una possibile teoria è che l’uomo abbia modificato una o più armi semiautomatiche. Si ignora se Stephen Paddock abbia ricevuto o meno un addestramento militare, ma se lo avesse ricevuto lo ha volutamente ignorato. L’addestramento militare convenzionale prevede raffiche brevi e controllate. Se avesse utilizzato un solo fucile in modalità automatica nei quasi sei minuti di fuoco (secondo alcuni testimoni quindici), la singola arma sarebbe esplosa.

Stephen Paddock, ha confermato pochi minuti fa la Polizia di Las Vegas, non è stato identificato dalla vampata di fuoco emessa dal fucile, ma dai rilevatori del fumo della camera d’albergo, azionati dalla modalità di fuoco totalmente automatica dei suoi fucili.

Da rilevare che la vendita delle armi automatiche è regolamentata da leggi federali negli Stati Uniti, a differenze di quelle semi-automatiche. Per queste ultime la legge varia a seconda dello stato.

La legge del Nevada non richiede alcuna licenza, registrazione o autorizzazione per il possesso ed il trasporto di un'arma da fuoco, legalmente riconosciuto. Non vi è limite al numero di armi da fuoco che un individuo può possedere. La vendita di fucili d’assalto e mitragliatrici è legale nello Stato del Nevada a patto che siano registrati e posseduti in osservanza alla legge federale. Non vi è limite al numero di munizioni.

Stragi, crimini contro l'umanità che nascono nella mente dei loro autori contro cui è impossibile elaborare una difesa definitiva.

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