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Libano, i 150 lettori de Il Giornale a Beirut

Serata speciale all'hotel Movenpick di Beirut con l'Ambasciatore, Massimo Marotti, il generale capo di Unifil Stefano Del Col, il generale Diodato Abagnara e l'inviato di guerra Fausto Biloslavo

Libano, i 150 lettori de Il Giornale a Beirut

Ieri sera 12 aprile è stata una serata speciale all’hotel Movenpick sulla suggestiva Corniche di Beirut. I 150 lettori de Il Giornale in viaggio alla scoperta delle meraviglie del Paese dei Cedri, hanno partecipato ad una conferenza con importanti rappresentanti italiani del Paese. Erano presenti alla tavola rotonda l'Ambasciatore dell'Italia In Libano, Massimo Marotti, il generale capo missione di Unifil Stefano Del Col, il generale Diodato Abagnara comandante del Sector West della missione Unifil. L’incontro è stato moderato dall’inviato di guerra Fausto Biloslavo.

La conferenza si è aperta con un’interessante introduzione di Biloslavo sulla storia complicata, ma affascinate del Paese. Dalla guerra civile durata 15 anni, dal 1975 al 1990, si è passati al più recente conflitto con Israele del 2006 e alla frontiera sempre calda a Sud tra i due acerrimi nemici, Israele e libano, dove c'è la missione Unifil, che garantisce attraverso la sua attività che non scoppi un nuovo conflitto. Sono state proiettate fotografie della geurra del 2006 del repertorio personale di Biloslavo, che ha ricordato come il Libano sia stato il "suo primo amore", il suo primo servizio da reporter. Le foto esclusive hanno dato l’idea della storia travagliata di questo piccolo Stato, ma così cruciale nelle relazioni internazionali della regione, ponte tra l’Occidente e l’Asia, centro strategico per il controllo dell’area. È stata mostrata anche una foto di Yasser Arafat, ex Presidente dell’Autorità nazionale palestinese, morto in circostanze misteriose nel 2004. Una delle ultime foto del leader scattata da Biloslavo dopo una rocambolesca avventura. Il rullino è stato poi venduto a Times, il famoso quotidiano britannico.

L’Ambasciatore Massimo Marotti ha ricordato l’importanza del patrimonio culturale e archeologico del Pese dei cedri, la bellezza del Museo archeologico che presenta una delle collezioni più affascinanti di arte funeraria al mondo, i rapporti commerciali e politici tra l’Italia e il Libano, i tanti festival culturali del Paese, tra cui quello che si svolge in estate nella meravigliosa cornice del sito archeologico di Baalbeck, all’interno del Tempio di Bacco, nella Valle della Bekaa. Il generale Stefano Del Col si è soffermato sul contenuto del mandato della missione Unifil, il difficile lavoro diplomatico, la rilevanza della famosa linea blu, che delimita i punti tracciati dalle Nazioni Unite nel 2000 dopo il ritiro israeliano dal Libano meridionale.

Il generale Abagnara ha sottolineato il valore delle operazioni dei militari nell’espletamento delle loro funzioni, e dell’addestramento che i miliari italiani compiono per preparare le forze libanesi. I lettori entusiasti sono intervenuti durante la conferenza ponendo diverse domande e le loro curiosità ai relatori. Si è passati dall’argomento sulla scoperta dei tunnel costruiti secondo gli israeliani da Hezbollah che oltrepassano la linea blu, al contenuto del mandato della missione Unifil, alle ragioni della guerra del 2006, ai rapporti tra il Libano e Israele, due Stati formalmente ancora in guerra, alla questione dei rifugiati siriani, e l’importanza della costituzione di un esercito moderno ed autonomo, per mantenere un unico monopolio della forza, condizione essenziale per uno Stato indipendente e pienamente sovrano.

L'attenzione si è focalizzata soprattutto sul ruolo di Hezbollah e la sua crescente rilevanza sia militare che all’interno della compagine di governo dopo le elezioni del maggio dello scorso anno. Si è poi sottolineato come il Libano sia un Paese in cui si misurano da sempre le potenze regionali, primi fra tutti Iran e Arabia Saudita, che hanno i loro referenti interni.

Un Paese complesso di cui si sa poco, ma con una storia ricchissima che non smette di affascinare.

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