Libia, choc Isis: 8 decapitati
9 Marzo 2015 - 12:00Razzi e proiettili contro il campo dell’Onu del mali: almeno tre le vittime. Rapiti nove stranieri
Orrore senza fine. I tagliagole non si fermano: altre 8 decapitazioni in Libia. Le vittime erano guardie del campo petrolifero libico di Al Ghani a sud di Sirte. Informazioni sull’efferatezza del raid erano già circolate, ma ora si è appreso che otto teste sono state consegnate a un ospedale della zona e una macabra foto circola su Twitter. Il ministero degli Esteri di Vienna, dicastero coinvolto perché nell’attacco sono stati rapiti nove dipendenti stranieri dell’impianto tra cui un austriaco di 39 anni e un altro europeo (un ceco), ha precisato che ad attaccare sono stati elementi affiliati dello Stato islamico di Sirte noti per aver decapitato i 21 copti sui quali fu diffuso un video a metà del mese scorso. Nonostante le informazioni restino controverse, fonti libiche confermano che Sirte - come da tempo il `califfato´ di Derna - è ormai in mano allo Stato islamico.
Mentre imperversa ormai da mesi ad opera dell’Isis in vaste aree della Libia del dopo-Gheddafi. Si combatte da Derna, sulla costa est, fino a Sirte. Il pericolo sta spingendo le due principali fazioni rivali libiche a negoziare un accordo di unità nazionale sotto l’egida dell’Onu, con colloqui itineranti che da giovedì a sabato sembrano aver fatto passi avanti nei pressi di Rabat, in Marocco. La Libia resta il nodo principale da sciogliere per capire se l'avanzata dell'Isis può essere fermata.