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Libia, dopo alcuni giorni di tentativi il governo è arrivato a Tripoli in nave

Scartata l'ipotesi di usare l'aeroporto di Mitiga a causa dei colpi di contraerea esplosi dalle milizie

Il premier Fayez Serraj con l'inviato dell'Onu per la Libia Martin Kobler
Il premier Fayez Serraj con l'inviato dell'Onu per la Libia Martin Kobler

Un'odissea. Questo è stato il percorso che ha portato il nuovo governo di unità libico, guidato dal primo ministro Fayyez al Serraj, fino a Tripoli. Ci sono voluti alcuni giorni e diverse opzioni: alla fine l'esecutivo ha deciso di passare dal mare, unica via percorribile.

I membri del governo sono arrivati alla base militare Abu Seta, poco fuori da Tripoli. L'idea di raggiungere la capitale utilizzando l'aeroporto di Mitiga era stata abbandonata dopo che diversi colpi di contraerea, esplosi dalle milizie fedeli al governo non riconosciuto, avevano fatto preferire una via più sicura.

Il governo di Serraj dovrà sostituire le due amministrazioni rivali presenti in Libia, quella islamista con base a Tripoli e quella appoggiata dall'Occidente, a Tobruk. Da oltre un anno sono in aperta opposizione.

Per il momento il governo userà la base navale di Abu seta, dove è arrivato da Tunisi. Il quartier generale sarà qui fino a quando sarà "garantita la sicurezza in un'altra sede". Intanto il Congresso libico di Tripoli (Gnc) fa "appello a tutti i rivoluzionari a schierarsi contro questo gruppo di intrusi, che infiammerà la situazione a Tripoli e ci imporrà la tutela internazionale", si legge in un comunicato del Gnc, che bolla come "illegale" l’ingresso del consiglio presidenziale guidato da Fayez al Sarraj nella capitale libica.

Alcuni gruppi armati avrebbero anche sparato dei colpi in aria con le anti-aeree montate sui pick-up per impedire ad alcuni sostenitori del governo di unità nazionale di radunarsi nel centro di Tripoli, nei pressi della piazza dei Martiri.

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