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"L'Isis come le Br con un territorio a disposizione"

L'analisi di Stefano Allievi, professore di Sociologia dell'Università di Padova: "La battaglia in seno all'islam ricorda quella nella sinistra all'epoca del terrorismo"

"L'Isis come le Br con un territorio a disposizione"

Un professore mette l’Isis sullo stesso piano delle Brigate Rosse, con un'unica differenza: i tagliagole islamici hanno un territorio a disposizione. Il parallelo lo fa Stefano Allievi, associato di Sociologia all’Università di Padova, intervistato da Famiglia Cristiana. "Oggi - spiega Allievi - l’Isis controlla un territorio di 200mila chilometri quadrati con 6 milioni di abitanti, un quarto della produzione di grano dell’Iraq, giacimenti di petrolio. Un territorio libero dall’influenza dell’Occidente, e con risorse tali da sostenere un esercito, una burocrazia, un sistema scolastico e così via. Cinquant’anni fa l’idea del califfato era dimenticata, ma negli ultimi vent’anni la predicazione salafita l’ha riportata in auge. Però veniva sempre proiettata nel futuro: quando faremo la rivoluzione... Ora, invece, un califfato c’è ed è, quindi, un forte polo d’attrazione. Proviamo a immaginare: che cosa sarebbe successo in Italia se le Brigate rosse avessero avuto un loro territorio?". La domanda ovviamente è inquietante. E fa riflettere sulla gravità della situazione che si è venuta a creare in Iraq e Siria e sulla necessità di porre fine al potere del Califfato. Prima che si possa espandere ulteriormente.

"All’interno dell’islam - prosegue lo studioso - si svolge una battaglia culturale che somiglia a quella affrontata dalla sinistra all’epoca del terrorismo. Allora, semplificando, ci fu una serie di passaggi: da i brigatisti sono provocatori fascisti a compagni che sbagliano a nemici del popolo. Solo quando riconobbe che i terroristi, anche se si richiamavano a ideologie e simboli della sinistra, erano nemici dei lavoratori e dello Stato, la sinistra innescò il processo che sconfisse il terrorismo". Ovviamente, giova ribadirlo, a sconfiggere il cancro delle Br fu soprattutto la fermezza dello Stato.

"I musulmani qualunque - secondo Allievi - sono agghiacciati dall’Isis, tramortiti. Ma da rimontare ci sono, appunto, vent’anni di propaganda salafita che non si è espressa nelle moschee, come molti credono, ma soprattutto via internet.

Il che, penso all’Italia, aumenta il rischio che una politica miope attacchi l’islam che non si nasconde, inasprendolo, e lasci spazio a quello che invece si nasconde".

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