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L'Isis condanna a morte il fioraio di Beckham: "È il simbolo dell'Occidente"

Stephen Leyland finisce sotto accusa per aver servito David Beckham. L'Isis: "È il simbolo dell'Occidente"

L'Isis condanna a morte il fioraio di Beckham: "È il simbolo dell'Occidente"

La sua colpa, se di colpa si può parlare, è l'aver servito David Beckham. Per questo Stephen Leyland, fioraio che vive e lavoro nella tranquilla Manchester, è stato condannato a morte dai tagliagole dello Stato islamico. Adesso, come riporta il Corriere della Sera, il venditore rischia davvero grosso perché contro di lui potrebbe scagliarsi la furia islamista di qualche lupo solitario che vive in Inghilterra.

Nel primo numero di Rumiyah, il nuovo magazine online del Califfato guidato da Abu Bakr al Baghdadi, è stata pubblicata la fotografia di Stephen Leyland all'interno di un lungo articolo dove si invitano i miliziani del Califfato, che vivono in Europa, a colpirlo. "Spargete il sangue del venditore di fiori", si legge nella didascalia che incornicia un Stephen sorridente e sereno. Serenità che ora gli è stata strappata da questa condanna a morte.

Gli investigatori inglesi lo ha interrogato per capire perché un semplice venditore di fiori di Manchester fosse finito nel mirino dello Stato islamico. Stephen Leyland ha spiegato agli inquirenti che i jihadisti dell'Isis hanno scaricato la foto da un sito dedicato alla floricoltura. A mandare su tutte le furie gli estremisti islamici sarebbero stati i suoi rapporti con David Beckham. Rapporti economici, ovviamente. Dopo l'articolo apparso su Rumiyah, Stephen è diventato il bersaglio mobile.

"Sonoo sorpreso - ha detto lui - ma non spaventato".

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