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"L'Italia ci dia le armi, il coraggio lo mettiamo noi"

Il ministro dell'Interno del Kurdistan a Renzi: "Ci servono carri armati, blindati, artiglieria pesante, equipaggiamenti contro gli attacchi chimici armi controcarro"

"L'Italia ci dia le armi, il coraggio lo mettiamo noi"

Karim Sinjari è ministro dell'Interno in Kurdistan. In questi giorni si trova in Italia per parlare con il ministro Pinotti e, soprattutto, per cercare di convincere il nostro governo a giocare un ruolo da protagonisti nella lotta all'Isis. In un'intervista concessa all'Huffington, Sinjari ha detto: "Se potessi rivolgermi direttamente al presidente Matteo Renzi, gli direi come ad un amico che i peshmerga curdi non stanno combattendo solo per la loro libertà, ma per la libertà di tutto il mondo dalla minaccia dello Stato Islamico. Gli direi che in questo momento stiamo difendendo dieci milioni di persone e un quarto del territorio dell’Iraq. E gli direi che noi siamo disposti a continuare fino alla fine, ma per vincere questa battaglia abbiamo bisogno di ben altro che un po’ di fucili. Ci servono carri armati, blindati, artiglieria pesante, equipaggiamenti contro gli attacchi chimici armi controcarro. Ci serve tutto quello che può consentirci di affrontare l'Isis alla pari. Il resto, il coraggio sul campo, ce lo mettiamo noi".

Sinjari parla poi della collaborazione con l'Irak e l'alleato sciita, l'Iran: "Con loro abbiamo buonissimi rapporti, sono i nostri vicini di casa.

Quando Daesh è entrato in Kurdistan, sono loro che ci hanno aiutati".

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