Spia, Londra apre un'inchiesta per omicidio di Glushkov

Nikolai Glushkov è stato trovato morto il 13 marzo scorso a Londra, nove giorni dopo l'avvelenamento a Salisbury dell'ex spia russa Serghei Skripal e della figlia Yulia.

Dall'autopsia è risultato che sul collo di Glushkov erano presenti "segni di pressione", compatibili quindi con uno strangolamento. Questo l'elemento che ha condotto le autorità britanniche ad aprire un'inchiesta per omicidio.

Chi era Glushkov

Esule russo, Glushkov era stato molto legato all'oligarca Boris Berezovsky, oppositore di Vladimir Putin, morto nel 2013. Negli anni Novanta, Glushkov lavorò per le aerolinee di Stato Aeroflot e per la Logovaz, l'azienda automobilistica di Berezovsky. Quando quest'ultimo, nel 1999, lasciò la Russia e si rifugiò in Gran Bretagna per sfuggire alle mire di Putin, Glushkov fu accusato di frode e riciclaggio.

Dopo aver trascorso cinque anni in carcere, Londra gli ha concesso l'asilo politico. Nel 2011 Glushkov testimoniò in un processo intentato da Berezovsky contro l'attuale proprietario del Chelsea, Roman Abramovich, accusato di avergli sottratto circa 5 miliardi di dollari quando i due erano partner in una società petrolifera. Glushkov aveva raccontato alla corte di essere stato preso in 'ostaggio' da Putin affinché Berezovsky si convincesse a cedere il suo canale televisivo Ort.

Perso il processo, Berezovsky sparì dalla vita pubblica. Fu trovato morto impiccato nell'abitazione dell'ex moglie nel marzo del 2013. Mentre la polizia ritenne il fatto un suicidio, Glushkov dichiarò al The Guardian: "Sono convinto che Boris sia stato ucciso. Mi arrivano informazioni diverse da quelle pubblicate sulla stampa. Boris è stato strangolato". Glushkov continuò a indagare per conto suo sulla morte dell'amico e nel 2017 un tribunale di Mosca lo condannò in contumacia a sette anni di carcere. Pochi giorni fa, la famiglia ha trovato il suo corpo senza vita.

Le indagini

Decessi dai contorni ancora poco chiari, tanto che l'MI5, una delle branche dei servizi segreti britannici, ha deciso di riprire le indagini su 14 morti sospette di persone legate alla Russia.