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Lufthansa: "No voli su Sinai"

Lufthansa e Air France-KLM hanno deciso che eviteranno di sorvolare la penisola del Sinai in attesa che vengano chiarite le cause dello schianto dell'aereo russo con 224 persone a bordo caduto stamattina

Lufthansa: "No voli su Sinai"

Lufthansa e Air France-KLM hanno deciso che eviteranno di sorvolare la penisola del Sinai in attesa che vengano chiarite le cause dello schianto dell'aereo russo con 224 persone a bordo caduto stamattina. Lo hanno annunciato le portavoci delle due compagnie aeree. Lufthansa ha meno di 10 voli che passano nella zona, ha spiegato la portavoce della compagnia tedesca. A scatenare la mossa delle compagnie aeree è stata la presunta rivendicazione da parte dell'Isis dell'abbattimento del volo russo con a bordo 224 persone. L’Isis ha rivendicato con un comunicato e un video il presunto abbattimento dell’aereo russo in Sinai centrale. Ma fonti della sicurezza egiziana smentiscono con forza l’autenticità della rivendicazione e affermano che il velivolo volava a un’altitudine tale da non poter essere abbattuto dai jihadisti. Con un comunicato su Twitter, la Provincia dell’Isis in Sinai afferma di aver abbattuto l’aereo e aver ucciso "oltre 220 crociati russi", a bordo.

"Voi russi e i vostri alleati non sarete più sicuri sui cieli dei Paesi musulmani". Su alcuni siti arabi è stato pubblicato un video, nel quale si afferma di riprendere "il momento della caduta dell’aereo russo". Fonti della sicurezza egiziana smentiscono con forza l’autenticità della rivendicazione e affermano che il velivolo volava a un’altitudine tale da non poter essere abbattuto dai jihadisti, oltre 10.000 metri di altezza. Il video "è stato chiaramente fabbricato", si sottolinea: "Per abbattere un aereo a quell’altezza i jihadisti dovrebbero avere armi sofisticate che certamente non hanno". Ma adesso la mosse delle compagnie aeree sembra quasi dar cerdito all'ipotesi dell'abbattimento. Va detto che certe misure di sicuerezza vengono adottate dai vettori per garantire l'incolumità dei passeggeri.

Ma per definire meglio le rotte adesso le compagnie attenderanno i risultati delle indagini sulla tragedia del Sinai.

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