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Marò, Corte arbitrale dell'Aia fissa udienza per luglio 2019

La Corte permanente di arbitrato dell'Aia ha annunciato che fra l'8 e il 20 luglio 2019 si terrà una nuova udienza sul caso Enrica Lexie, dove sono coinvolti Salvatore Girone e Massimiliano Latorre

Marò, Corte arbitrale dell'Aia fissa udienza per luglio 2019

Novità nella disputa fra India e Italia per i marò. La Corte permanente di arbitrato dell'Aia ha annunciato che fra l'8 e il 20 luglio 2019 si terrà una nuova udienza. "Il Tribunale arbitrale costituito nell'arbitrato relativo all'incidente della Enrica Lexie (Italia vs. India) terrà un'audizione dall'8 al 20 luglio del 2019 nella sede della Corte permanente di arbitrato al Palazzo della pace all'Aia", ha annunciato la Corte in una nota. Il tribunale ha poi spiegato che "la prossima udienza verterà sulla competenza del Tribunale arbitrale, come pure sulla fondatezza delle richieste dell'Italia e di quelle successive dell'India".

L'India accusa Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, due fucilieri di Marina, di avere ucciso due pescatori indiani il 15 febbraio 2012. I due marò erano imbarcato sulla petroliera italiana "Enrica Lexie", con l'incarico di proteggerla dagli attacchi dei pirati. Dopo il rifiuto di Nuova Dehli di autorizzare il rientro in patria dei fucilieri di Marina, l'Italia si è rivolta alla Corte di arbitrato dell'Aia nel 2015. Per l'Italia, la petroliera Enrica Lexie si trovava in acque internazionali quando è avvenuto il fatto e i marò operavano nell'ambito della missione assegnata. L'India, invece, rifiuta la definizione di disputa marittima, qualificando tutto come duplice omicidio.

Ai due soldati italiani è stato vietato per lungo tempo di lasciare l'India. Latorre è stato autorizzato a tornare in Italia nel 2014 per un trattamento medico. Nel 2016 la Corte suprema indiana lo ha autorizzato a rimanere a casa fino alla soluzione della controversia per sapere dove verranno giudicati.

Salvatore Girone, rimasto quattro anni nella residenza dell'ambasciata d'Italia, è stato autorizzato a rientrare in Italia grazie a una sentenza della Corte permanente di arbitrato dell'Aia, in attesa della conclusione dell'arbitrato stesso.

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