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Tour americano della Boschi? Una scusa per promuovere il "sì"

Il ministero nega, ma la missione ha molto poco di istituzionale e molto di politico

Tour americano della Boschi? Una scusa per promuovere il "sì"

"La missione in Sudamerica della ministra Maria Elena Boschi prevede numerosi incontri istituzionali in Argentina, Uruguay e Brasile".

Un viaggio istituzionale, sosteneva pochi giorni fa un comunicato ufficiale del ministero criticando il Fatto quotidiano che aveva prlato di una missione molto più politica e questo giornale, secondo i cui calcoli per pagare il trasferimento della delegazione saranno necessari 300 mila euro in tutto.

"Il costo dei voli, compresi quelli interni, è in totale di 12.625 euro per tutta la delegazione", aveva corretto il calcolo il ministero. Ma anche avessero ragione, a lasciare perplessi è più che altro il "tono" del viaggio istituzionale, che continua a sembrare - da quanto lo stesso ministro pubblica su facebook - più che altro una mossa propagandistica per guadagnare gli italiani alla causa del "sì".

"A Buenos Aires per raccontare come stiamo cambiando il nostro Paese", scrive su facebook il ministro Boschi. E fino a qui nulla di male. Non fosse che poi aggiunge: "Per un'Italia più semplice #bastaunsi", con tanto di hashtag per rendere il tutto più social-friendly.

Un'aggiunta da poche parole che non passa inosservata.

A parlarne è per esempio Roberto Calderoli, senatore della Lega Nord, secondo il quale "data la situazione le dimissioni della Boschi dovrebbero essere un atto dovuto, ma a questo punto non vale nemmeno la pena di chiederle perchè a sfiduciarla sarà il popolo italiano il 4 dicembre".

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