Mondo

La Marina Usa intitola una portaerei a un eroe afroamericano

La Marina degli Stati Uniti ha deciso di intitolare la sua prossima portaerei a Doris Miller, eroe di Pearl Harbor e primo "nero" ad essere insignito dalle Navy Cross per il coraggio dimostrato.

La Marina Usa intitola una portaerei a un eroe afroamericano

Un grande passo quello compiuto dalla Marina degli Stati Uniti, che ha scelto di intitolare la sua prossima portaerei a Doris Miller, eroe a Pearl Harbor e primo soldato afroamericano ad essere insignito della Croce della Marina per il coraggio dimostrato in quel terribile 7 dicembre 1941.

Nessun nome di presidente, senatore, o di generale degli Stati Uniti sarà destinato alla prossima super portaerei classe Gerald R.Ford; ma quello di un cuoco di terza classe costretto a servire il suo paese nella cucina di una corazzata a causa della segregazione razziale che allora negli Usa vigeva nella vita civile come in quella militare. Questo non proibì però a Doris Miller di mostrare tutto il suo valore quando si mise al comando di una mitragliera antiaerea per sparare ai bombardieri e agli aerosiluranti giapponesi che a centinaia picchiavano sulla base navale colta di sorpresa nel cuore del Pacifico. L'annuncio, è giunto in una data emblematica per l'America: il Martin Luther King Day, festività nazionale in ricordo dell'attivista afroamericano premio nobel per la Pace nel 1964, assassinato nel 1968 da suprematisti bianchi.

Durante la cerimonia che si è tenuta a Pearl Harbor, sullo sfondo dell'USS Arizona Memoria, il segretario della Marina Thomas Modly ha ricordato le gesta del marinaio Miller, assegnato a ritirare il "bucato" quella mattina di domenica 7 dicembre, e finito a sparare con una mitragliatrice calibro 50 - senza averne né ordine né abilitazione - per difendere la corazzata Uss West Virginia già sventrata da 5 siluri e diverse bombe perforanti, quindi destinata all'affondamento. Miller non abbandonò la sua posizione finché le munizioni non furono terminate. All'ordine di abbandonare la nave, fu uno degli ultimi tre marinai a lasciare la corazzata in fiamme. Per questo fu insignito l'anno successivo della Navy Cross: la più alta onorificenza che può essere assegnata dall'Us Navy e terza onorificenza più alta conferita nelle Forze amate statunitensi. Avanzato al grado di marinaio di prima classe, perse la vita il 2 novembre del 1943, quando un sommergibile giapponese affondò la portaerei sulla quale era stato traferito, la Uss Liscome Bay che era al largo dell'atollo di Makin. "Dorie Miller rappresentava tutto ciò che è buono per la nostra nazione. La sua storia merita di essere ricordata e ripetuta ovunque la nostra gente continui a stare all'erta oggi". "Morì da marinaio americano che difendeva la sua nazione, spalla a spalla con i suoi compagni di nave, fino alla fine ", ha ricordato rispettosamente il segretario della Marina durante la celebrazione in suo onore; aggiungendo che quella di Doris Miller "non è solo la storia di un marinaio. È la storia della nostra Marina, della nostra nazione e della nostra continua lotta per creare - in virtù di quanto sancito dalla Costituzione - un'unione perfetta".

Le super portaerei classe Gerald R. Ford sono attualmente considerate come l'arma convenzionale più letale dell'arsenale americano. Dal valore di 14 miliardi a unità, ne sono state commissionate tre: la capofila è stata intitolata al 38esimo presidente degli Stati Uniti (CVN 78) omonimo; la seconda al 35° presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy (CVN 79); mentre la terza, la Enterprise (CVN 80), come la goletta britannica catturata e ribattezzata con tale nome durante la guerra d'indipendenza americana. La Uss Doris Miller (CVN 81) sarà il quarto vettore di questa nuova classe di portaerei, e verrà messa in linea con la Marina americana entro 7 o 8 anni da oggi. Il nome prescelto per una nave così illustre, tiene a ricordare all'intera nazione il debito eterno che ha contratto con tutti i veterani afroamericani della seconda guerra mondiale, della guerra di Corea e del Vietnam: uomini sacrificarono la propria vita per un paese che non li considerava "propri pari", auspicando un futuro di liberà per le generazioni a venire.

Presto quindi, vedremo solcare i mari alla Uss Doris Miller, che diverrà un simbolo del progresso che vuole cancellare per sempre l'aberrazione della segregazione razziale dall'America.

Commenti