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May: "Con la Brexit la libertà di movimento è destinata a finire"

Theresa May: "Quando recupereremo il controllo delle nostre frontiere, la libertà di movimento delle persone è destinata a finire"

May: "Con la Brexit la libertà di movimento è destinata a finire"

Theresa May dice di essere "fiduciosa" nel raggiungimento di un accordo sulla transizione con l'Unione europea. Al contempo ammette che Londra "deve risolvere la tensione tra alcuni dei suoi obiettivi chiave". Il primo ministro britannico lo ha detto nel discorso tenuto a Londra sulla futura relazione tra Regno Unito e Unione europea post Brexit. May ha lanciato un messaggio chiaro agli "amici europei". Entrambi, ha detto la premier, "sappiamo cosa vogliamo" e da parte britannica "comprendiamo i vostri interessi". C'è, ha proseguito la May, "un interesse comune a fare la cosa giusta", quindi, è il suo invito, "facciamola". Al contempo il primo ministro ammette che "la Brexit ridurrà l'accesso al mercato unico, su certi aspetti".

Nell’accordo finale sulla Brexit, né la Gran Bretagna né l’Ue "potranno ottenere esattamente tutto ciò che vogliono". Poi ammette che quando la Brexit sarà definitiva e "quando recupereremo il controllo delle nostre frontiere, la libertà di movimento delle persone è destinata a finire". Londra non accetterà né il modello canadese, né quello norvegese, nella relazione futura con l'Unione europea, ma vuole "l'accordo più ampio possibile", che "copra più settori".

Capitolo giustizia. "Quando lasceremo l'Ue - prosegue May - il Withdrawal Bill" farà sì che "i casi saranno decisi nei tribunali britannici. Ma quando sarà appropriato i nostri tribunali continueranno a guardare alla Corte di giustizia dell'Unione europea, come fanno per la relativa giurisprudenza nei tribunali di altri Paesi". E nel ribadire che dopo l’uscita del Regno Unito dall’Ue non potrà più esserci giurisdizione della Corte europea sulla Gran Bretagna, la premier britannica ha spiegato per per dirimere le future dispute commerciali bisognerà introdurre un "meccanismo indipendente d’arbitrato, un terzo organismo".

La May chiarisce che dopo la Brexit tra Repubblica d'Irlanda e Irlanda del Nord non ci sarà il ritorno a un "hard border", un confine con barriere e controlli.

Le commissioni britanniche e irlandesi si incontreranno per valutare le varie "opzioni" possibili ma verrà mantenuta la continuità del "mercato comune britannico".

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